Gruppo VéGé punta a 20 miliardi di euro entro il 2027

Gruppo VéGé, primo gruppo della Distribuzione Moderna nato in Italia , ha presentato i piani per il 2026 al Teatro Manzoni di Milano, alla presenza di oltre 800 Top Manager del settore. L'obiettivo strategico è raggiungere 20 miliardi di euro di fatturato entro la fine del 2027. La strategia si fonda sulla coesione di Gruppo e sulla fondamentale collaborazione con l’Industria di Marca (IDM), vedendo nel multinsegna e nel multiformat la chiave per le sfide del retail.

Il Gruppo ha chiuso il 2024 con 15,3 miliardi di euro di fatturato, registrando un aumento del 10,9% sul 2023. Attualmente detiene l'8,5% di quota di mercato e conta una rete di 3.561 punti vendita. Gli investimenti per il 2026 sono fissati a 300 milioni di euro, con 65 nuove aperture e 60 ristrutturazioni.

Per rafforzare la partnership con l'IDM, l'evoluzione digitale è centrale: VéGé Data Sharing 5.0 sarà attivo dal 2026.  Tra le iniziative sociali, dal 2025 si aggiungono Noi Amiamo gli Animali e Missione Buon Appetito.

Il Presidente Cav. Lav. Giovanni Arena ha sintetizzato la visione: «L’obiettivo di Gruppo VéGé è accelerare sullo sviluppo e puntare a 20 miliardi di euro entro la fine del 2027». 

L'Amministratore Delegato Giorgio Santambrogio ha aggiunto un commento sulla solidità storica: «Sono 13 anni di crescita ininterrotta, tra quota di mercato, fatturato concentrato e vendite complessive. Con la metafora della magia, ho illustrato la vision del gruppo, celebrando le capacità dei nostri 32 imprenditori. Ecco allora il senso del nuovo claim che ho creato per VéGé: valori che ci uniscono, persone che ci distinguono». 

Il Direttore Commerciale Edoardo Gamboni ha concluso sull'importanza delle sinergie con l'industria: «restiamo favorevoli a reali partnership con l’industria di Marca e l’incontro tra le rispettive scelte strategiche di sviluppo e promozione, sono le leve principali che ci consentono di mettere al centro le famiglie e difendere il potere di acquisto, soprattutto dopo i recenti rialzi inflattivi, degli oltre 9 milioni di consumatori che entrano ogni giorno nei nostri punti di vendita».