- Notizia breve - Viviana Persiani
Generazioni a confronto: come cambia il legame con i pet
La ricerca Ipsos per Purina, condotta a luglio del 2025, fotografa un mercato in costante crescita, dove il rapporto tra proprietari e animali evolve di pari passo con i mutamenti sociali. L’indagine ha coinvolto 1.000 possessori di cani e gatti, dai 18 ai 70 anni, suddivisi tra Gen Z, Millennials, Gen X e Boomers.
Il dato più trasversale è che l’87% dichiara che la propria vita è migliorata grazie al cane o al gatto. Ma le sfumature generazionali rivelano modelli molto diversi.
Per la Gen Z (<27 anni), il pet è un vero “Emotional Dynamo”, fonte di equilibrio psicologico e identitario: il 91% lo considera antidoto alla solitudine e il 69% lo fa dormire nel proprio letto. I Millennials (28-44 anni) lo vivono invece come “Parenting Gymnasium”, palestra affettiva in vista di una famiglia: per il 61% il pet è “come un figlio”.
La Gen X (45-59 anni) attribuisce all’animale il ruolo di “Family Catalyst”, collante che rafforza i legami familiari. Qui prevale un approccio pragmatico: il 83% riconosce il pet come membro della famiglia, ma senza scivolare nell’iper-umanizzazione. Infine i Boomers (60+), più liberi da vincoli lavorativi, lo definiscono “Everyday Companion”, compagno di routine: il 63% lo sceglie per compagnia quotidiana.
Quattro generazioni, quattro paradigmi di cura: dall’olisticità dei giovani alla quotidianità essenziale dei senior. Una trasformazione che apre a Purina - e a tutto il settore - nuove strade per prodotti, servizi e comunicazione mirata