22/04/2024
04/2024 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
VISTO A VINITALY 2024

Forte identità di marca per Prosit Group

Forte identità di marca per Prosit Group

Il rebranding de La Cacciatora, marchio leader in gdo, il nuovo assetto societario narrato con uno stand unico per tutte le cantine e il vino low alcohol sono le principali novità presentate a Vinitaly da Prosit Group, realtà evoluta nata nel 2018 e sostenuta da un fondo di investimento per gestire, con approccio manageriale, attività produttive artigianali rispettandone la verticalità.

Nata su un modello di business innovativo, Prosit Group si propone come unicum in grado di valorizzare tutte le proprie etichette e i relativi territori sotto un unico forte marchio 100% italiano, con un controllo diretto di tutta la filiera e un prodotto con posizionamento premium a scaffale, rispettando le singole identità e l’alta artigianalità delle produzioni.

Il Gruppo guarda al futuro insistendo sui temi driver: qualità, filiere controllate, innovazione nei processi, ma senza interrompere il forte legame con la tradizione e la chiarezza della proposta, per essere coerenti e sempre riconoscibili in gdo.

I numeri confermano il successo del modello di business, frutto dell'esperienza pregressa del management e di un approccio d'avanguardia: 83 milioni di euro di fatturato 2022 sviluppato in più di 60 mercati di cui 61% estero e 39% Italia, 800 ettari coltivati in cinque regioni diverse, 5 cantine (Cantina di Montalcino, Torrevento, Nestore Bosco, Tenuta di Collalbrigo e Casa Vinicola Caldirola) a rappresentare i territori vitivinicoli più apprezzati in Italia.

La revisione della proposta per il canale Distribuzione si è concentrata su dettagli di non poco conto della bottiglia, dall'etichetta in carta riciclata al tappo stelvin, "accolto con favore dalla gdo sia lato buyer che consumatori, - sottolinea il CEO e founder Sergio Dagnino - per la praticità e la garanzia di conservazione del prodotto, emblema di innovazione, sostenibilità e consumo consapevole".

Una nicchia di produzione strizza l'occhio oggi ai nuovi trend, con il vino low alcohol a marchio La Cacciatora.

"Non senza alcol, perché non sarebbe vino ma a bassa gradazione, più leggero per accontentare le richieste dei nuovi consumatori".

Una richiesta che nel mondo è in netta crescita e che in USA vale ben 17 miliardi di dollari.

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Citati in questo articolo:
Prosit Group, Dagnino Sergio

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