13/05/2025
- Notizia breve - Viviana Persiani
bilancio

Fedrigoni chiude il 2024 con +14,8% di ricavi 

Fedrigoni chiude il 2024 con +14,8% di ricavi 

 Il Gruppo Fedrigoni ha chiuso il 2024 con un fatturato adjusted proforma di 2,076 miliardi di euro, in crescita del 14,8% rispetto al 2023 (1,808 miliardi di euro). L’adjusted proforma EBITDA è salito del 12,5% dai 337,7 milioni di euro del 2023 ai 380 milioni del 2024. I ricavi nel 2024 provengono per il 18% dal mercato italiano, mentre il rimanente 82% è suddiviso tra resto d’Europa (43,2%) e resto del mondo (38,8%). Quest’ultimo in aumento di oltre l’8% rispetto all’anno precedente grazie soprattutto a Fedrigoni Nord America.

«Il 2024 ha visto una prima metà dell’anno con una buona ripresa e una seconda metà con una rinnovata volatilità, dovuta alla combinazione di un contesto macroeconomico sfavorevole e di un rallentamento dei mercati finali che serviamo, come il lusso e il vino - commenta Marco Nespolo, amministratore delegato del Gruppo Fedrigoni -. Nonostante tutto, siamo riusciti a portare avanti il nostro piano strategico, salvaguardando le performance economiche ed espandendo (in modo organico e inorganico) la nostra presenza globale, soprattutto in Nord America, Latin America e Asia Pacifico».

Sul fronte delle M&A, l’azienda ha portato a termine quattro nuove operazioni volte ad ampliare il portafoglio prodotti e a rafforzare la sua presenza globale. Oltre a proseguire il percorso di espansione nelle etichette premium, nelle soluzioni graphics e di visual communication e nelle carte speciali per il packaging e la comunicazione creativa di alta gamma, Fedrigoni sta investendo sempre più sull’RFID (UHF, HF e NFC), sfruttando tutte le sinergie possibili con gli altri segmenti del Gruppo.

«Guardando al 2025, il primo trimestre ha visto un andamento piuttosto soft a causa del persistere dell’instabilità economica - continua Nespolo -. Il business dei materiali autoadesivi ha evidenziato una traiettoria di miglioramento nel primo trimestre 2025 rispetto all’ultimo trimestre 2024; l’RFID (non ancora consolidato nel bilancio) ha mantenuto il suo trend di crescita; il mondo delle carte speciali ha invece evidenziato una domanda debole, soprattutto a causa delle dinamiche presenti nel mercato del lusso. In questo contesto di elevata volatilità, stiamo attuando delle contromisure sui volumi e sulla struttura dei costi per garantire una crescita della bottom line».