Eridania guarda al futuro con dolcezza

Tradizione e innovazione, nuovi obiettivi e importanti traguardi.

Eridania ha celebrato i suoi primi 125 anni raccontando passato, presente e futuro di un'azienda solida, struttturata ma versatile e capace di adeguarsi ai nuovi trend di consumo.

Lo zucchero è il core business, per l'Industria (85% della produzione) e per la vendita in Distribuzione e nell'Horeca, ma diversificare con sottoprodotti è stata da sempre la strategia aziendale, dalle sementi per il mondo agricolo al cibo per animali all'alcool, oggi tornata in auge come produzione con la distilleria, poi con i dolcificanti, ma sono in arrivo anche gustose novità di prodotto che andranno a diversificare la proposta a scaffale per accontentare i consumatori più curiosi.

Nata nel 1899 nel Ferrarese, Eridania nel tempo ha visto momenti di forte espansione come nel Dopoguerra e altri di complessi avvicendamenti, fino a passare, con il terzo millennio, prima nelle mani della famiglia Maccaferri e poi del colosso francese Cristal Union, affrontando anche la crisi dei consumi di zucchero dei tempi moderni.

Oggi lo scenario generale vede l'import come trend imperante: per l'Italia si parla di oltre il 90%, di zucchero da canna o da barbabietola da ogni parte del mondo, ma anche dall'Europa, e ciò ha imposto di rivedere il business specie nel lungo periodo.

La comunicazione e la sostenibilità in questo processo di ripensamento sono stati elementi essenziali, accompagnati da forti investimenti e una rivisitazione radicale dell'identità visiva , del messaggio e del packaging, che oggi vede il rosso prevalere come colore rappresentativo, un forte approccio circolare e un messaggio attento agli stili di consumo più recenti.

Del resto, come ha sottolineato l'AD Alessio Bruschetta, "Parlare oggi di zucchero, con la diffidenza che dilaga sul prodotto, non è facile, ma quello che è sempre stato una commodity oggi è un prodotto che possiamo raccontare in un modo nuovo, a partire dall'impegno profuso per essere meno impattanti sull'ambiente".

La produzione oggi, tra Brindisi e Russi, si avvale infatti di energia rinovabile, impianti all'avanguardia per un minimo uso di acqua e tecnologie che rendono molto più efficiente tutta la supply chain, con elevata automazione.

La riduzione della plastica negi imballi, gli interventi sul trasporto come il passaggio da gomma a ferro e azioni sul sociale come eventi o l'educazione alimentare agli studenti completano le scelte "ESG" che raccontano un impegno a tutto tondo per essere contemporanei e guardare al futuro "con dolcezza", come recita il claim dell'utima campagna di comunicazione che è oggi veicolata su tutti i media in chiave omnicanale.

Il fatturato 2023 è stato di oltre 350 milioni di euro, lo zucchero confezionato a Russi (Ra) 130 milioni di chili, gli investimenti degli ultimi 5 anni 20 milioni di euro solo per la sostenibilità e i dipendenti - compresi quelli dell'head quarter di Bologna 200, con gli indiretti fino a 1000.

Essere parte di un gruppo internazionale oggi quarto in Europa permette di investire con decisione su quello che oggi è il tema più rilevante e urgente, la sostenibilità, per contnuare ad efficientare i processi ed impattare positivamente su Co2, acqua ed energia.

Il futuro, il più dolce, riparte da qui