Largo Consumo 02/2021 - Approfondimento - pagina 112 - 1 pagina - Arcangelo Brancaccio
Un piano per colmare il gap impiantistico
Istituire un tavolo nazionale di confronto con le imprese del riciclo per la definizione del Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti e agganciare i finanziamenti del programma europeo Next Generation EU. È la proposta che FISE Assoambiente, associazione che riunisce le imprese di riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti, fa al governo per colmare la lacuna impiantistica italiana che vede migliaia di tonnellate di rifiuti viaggiare ogni giorno sulle strade nazionali o verso l’estero per trovare un sito di trattamento. Nel rapporto “Per una Strategia Nazionale dei rifiuti – Seconda parte: la strategia mette le gambe” realizzato per Assoambiente dal Laboratorio REF Ricerche, si evidenzia come in Italia manchi un’adeguata capacità impiantistica, dagli impianti per la frazione organica ai termovalorizzatori, e di conseguenza i rifiuti sono spostati da un luogo all‘altro. Questo anche a causa della riduzione consistente degli investimenti pubblici nel settore, passati dai circa 470 a 130milioni di euro. Ma il nostro Paese – sostiene il rapporto – è chiamato nei prossimi 15 anni al raggiungimento degli sfidanti obiettivi per l’economia circolare posti dalla Ue, il 65% di riciclo, il 10% di rifiuti in discarica. È dunque necessario, secondo Assoambiente, sfruttare l’opportunità dei degli investimenti del programma Next Generation EU, destinando 10 miliardi a questo settore.