Salari: Italia in maglia nera?

Il traguardo degli obblighi e tutele, che tutti i Paesi membri Ue dovranno introdurre per avvicinarsi ulteriormente alla parità retributiva per lavoratori e lavoratrici dell’Unione europea, è sempre più vicino. La Direttiva Ue n. 2023/970 del 10 maggio 2023, infatti, prevede l’instaurazione di precisi obblighi, volti a garantire una maggiore trasparenza retributiva, sull’assunto che la disponibilità di informazioni chiare consentirà a dipendenti e sindacati di intraprendere le azioni necessarie a correggere eventuali disparità. A oggi l’Italia non ha ancora recepito il contenuto di questa norma e ha tempo per farlo sino al 7 giugno 2026, essendo anche previsto che alcuni precisi obblighi vengano introdotti con tempistiche più ampie e differenziate in relazione alla dimensione delle imprese. Le aziende dovranno trovarsi già pronte nell’adottare nuove modalità di gestione, e questo non solo della fase pre-assuntiva.