- Notizia breve - Redazione di Largo Consumo
Mario Resca: «Confermati 5.580 nuovi punti vendita in Italia come nel 2024»
La lettura dei dati del Centro studi Confimprese, in collaborazione con Global Strategy, sull’anno in corso, fotografa un mercato in evoluzione e positivo per il retail, nonostante un avvio 2025 piatto in termini di consumi e lo sconcerto dovuto ai dazi americani. Dall’analisi semestrale sulle stime di aperture di nuovi punti vendita in Italia, condotta sulla base associativa ,ripartita in modo omogeneo tra ristorazione, abbigliamento-accessori e altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia e cura della persona), emerge che oltre il 90% delle aziende prevede nuove aperture, mentre solo il 50% ha programmi di chiusure.
Il saldo totale tra aperture in franchising e punti vendita diretti contro le chiusure replica il quadro del 2024 pari a 5.580 nuovi esercizi commerciali al netto delle chiusure con una ricaduta occupazionale di oltre 33mila nuove assunzioni a fronte della mancanza di almeno 3.500 assistant store manager. Sullo scacchiere distributivo italiano abbigliamento-accessori apre il maggior numero di punti vendita pari a 2.282, seguito da altro retail che stima 2.020 punti vendita e dalla ristorazione con 1.278 aperture
«Stiamo vivendo una situazione conservativa e molto grave – afferma Mario Resca, presidente Confimprese (490 brand commerciali, 90mila punti vendita, 800mila addetti) –. Le aziende sono chiamate a rivedere i piani di sviluppo che programmano prima della fine dell’anno precedente. Fino a 10 giorni fa c’era un cauto ottimismo, oggi c’è sconcerto. Le nostre imprese hanno rivisto i programmi alla luce delle politiche di autarchia e protezionismo degli Stati Uniti e per questo stimano 5.580 nuove aperture come nel 2024».
Il franchising si conferma una formula distributiva di successo tra le scelte strategiche dei retailer, tanto che le aperture registrano il maggiore aumento rispetto allo scorso anno pari al +5,6%, mentre i diretti sono in crescita del +4,9%. Inoltre, 3 aziende su 4 prevedono di investire nel rinnovamento dei negozi.
Quanto ai canali di vendita per le nuove aperture, si registra un rinnovato interesse per i centri commerciali indicati dal 68% delle aziende, mentre il 42% prevede di aprire nelle high street e il 29% punta sui negozi di prossimità nelle città di provincia. Tra le priorità strategiche dei retailer per il 2025, oltre all’obiettivo di incrementare il numero di punti vendita dichiarato da oltre il 90%, la voce più significativa riguarda il cosiddetto refitting/rinnovamento di quelle già esistenti. Lo attuerà il 73% di altro retail e oltre la metà della ristorazione.