20/01/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
VISTO A MARCA 2025

Lucart punta all’innovazione  e all’ottimizzazione dei costi

Lucart punta all’innovazione  e all’ottimizzazione dei costi

 Un anno difficile e insolito che non ha sconfortato Lucart, presente a Marca con un presidio di rappresentanza, dove ha potuto consolidare i rapporti con gli stakeholders. E conoscerne di nuovi.

Come spiega Francesco Lagomarsini, Marketing Manager dell’azienda di Lucca, «Quest’anno, sia l’industria, sia la Gdo subisce le pressioni di prezzi a causa di un’inflazione insostenibile per i consumatori.Siamo cauti, dunque, nel parlare di innovazione di prodotto. In altri periodi, avremmo potuto parlare di innovazione puntando sui valori legati alla sostenibilità, ma ora non basta più,  puntiamo all’ ottimizzazione industriale e al miglioramento delle performance senza incidere sul prezzo. Grazie agli investimenti nella produzione».

Ma il consumatore italiano non è molto propenso a pagare di più un prodotto sostenibile. «La tendenza non è solo italiana. La carta riciclata, beige, sta facendo fatica ad attecchire in Italia, restando appannaggio di un consumatore attento alle caratteristiche del prodotto a con maggiore sensibilità. Il colore rappresenta una barriera. Il tema è prettamente culturale: il consumatore italiano dice di essere più sostenibile, ma non vuole spendere soldi in più o rinunciare a certe caratteristiche. La carta igienica deve essere morbida, bianca, resistente. All’estero, in Europa centrale, in Germania e Francia, ma anche in Benelux, in Austria e in Svizzera, invece, questi prodotti sono ben recepiti».

Una presenza a Marca che soddisfa la strategia di relazione di Lucart: «In due giorni, riusciamo a incontrare clienti e fornitori ai quali non presentiamo novità di prodotto, ma essendo un’occasione di inizio anno, ci permette di capire il mood del mercato. Per il 2025 abbiamo diversi obiettivi. Anzitutto, lato brand, stiamo aumentando investimenti nella comunicazione. Noi presidiamo sia PL sia brand e il nostro fatturato in Europa vale, rispettivamente, 2/3 terzi e 1/3. Il nostro scopo è di continuare ad investire sul brand, pur essendo difficile conquistare posizioni di mercato. È vero che il peso della PL è alto, ma l’innovazione deve partire dal brand ed essere portata, successivamente, sulla PL Fortunatamente siamo produttori anche di PL e, nel nostro mix, ci teniamo a tenere un presidio sul brand per veicolare al consumatore la crescita e la qualità del nostro prodotto.  Nel 2025 sono previsti investimenti sempre più consistenti su Tenderly e Tutto. L’operazione di restyling del brand Tutto è stata abbinata al lancio di una nuova campagna di comunicazione 100% digitale, mentre per Tenderly continuiamo a collaborare con il Gruppo Armando Testa che ha firmato lo spot televisivo».

Lagomarsini continua: «Lato innovazione, non possiamo permetterci di stare fermi e cerchiamo di capire dove sta andando il trade e il consumatore. Per metà anno andremo a rilanciare la categoria dei tovaglioli. Abbiamo rilanciato l’Asciugatuttto e ora, stimo aspettando i dati di bilancio. I fazzoletti ci stanno dando grandi soddisfazioni e, per questo, ne abbiamo lanciato una nuova gamma prodotti utilizzando una nuova tecnologia che ci permette di avere le stesse performance di resistenza e morbidezza di prima, senza aumentare i prezzi. Una scelta vincente. Infatti, siamo cresciuti di mezzo punto di quota passando dal 2,3 al 2,8 sui fazzoletti e sull’asciugatutto, nella stessa ottica, siamo riusciti con investimenti in produzione, a dimostrare incrementi di performance del 30% rispetto al passato, a parità di prezzo consigliato. Il Trade ci vede come partner strategico perché investiamo sulla qualità cercando di ottimizzare i costi. Puntiamo ad avere un posizionamento brand senza cannibalizzare la P, leggermente al di sotto dei leader con prodotti che qualitativamente devono essere pari o al di sopra di quelli dei primi. Una sfida non facile: oggi si parla in modo più concreto sul posizionamento di prezzo, di performance tangibili e l’esperienza d’uso premia.

Nella Gdo, ci combatte una battaglia proprio sulla carta igienica. Ad oggi, ci sono competitor sia nella parte alta del mercato, sia bassa, dove gli outsider che spingono con prezzi aggressivi, rappresentano la categoria con maggior competizione. Il consumatore utilizza molto la PL, con qualità non al top di gamma e a un prezzo competitivo. Da una nostra analisi abbiamo identificato quattro cluster di consumatori della carta igienica. Gli abitudinari sul prezzo basso che acquistano sempre Pl, gli abitudinari che acquistano sempre il brand e, spostandosi verso il basso, quelli che vogliono sperimentare sul prezzo basso, per finire con i risparmiatori puri, infedeli alla marca e al punto vendita».

Lucart, oltre a proporre la qualità del suo prodotto, è disponibile a portare al trade anche la sua esperienza in termini di consulenza: «Portiamo anche la nostra informazione, offrendo un aiuto con la PL, con il brand. Ad esempio, lavoriamo su formati extra per promuovere un risparmio e cerchiamo di guidare le insegne spiegando loro come si sta muovendo il nostro mercato offrendo anche soluzioni. Siamo consulenti a 360 gradi e il rapporto di partnership paga.  Il cliente spesso vuol essere guidato dall’industria che conoscere meglio certe dinamiche. Tante insegne, nel rapporto di Private Label, ormai indipendentemente dal prezzo, cercano questa tipologia di rapporto. E ci sta dando soddisfazione».