24/01/2023
01/2023 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
MARCA 2023

La PL Division di Essity in vetrina con Fiocco  

La PL Division di Essity in vetrina con Fiocco  

Una divisione autonoma, tutta dedicata ai marchi commerciali nell’ambito del comparto “carta tissue” (ad uso igienico-sanitario), per potersi meglio focalizzare sulle esigenze specifiche dei propri clienti.

Essity, azienda leader nei settori dell’igiene e della salute nota per i suoi brand TENA, Nuvenia, Tempo, Tork, Demak’Up, Libero, Leukoplast, Jobst e Actimove ha partecipato a MARCA 2023 portando la linea principe della Private Label Division, esito di una precisa strategia di crescita nell'offerta a mdd nella gdo.

A portare la bandiera di questa strategia è la linea Fiocco, disponibile con un ricco assortimento che può essere personalizzata e arricchita secondo le esigenze del cliente.

"Nel caso di Esselunga, - spiega il Direttore Commerciale della nuova Divisione Matteo Barbiere parlando dell'importante partnership - siamo andati a personalizzare ulteriormente la linea per referenze, grafica e formati, e possiamo fare altrettanto con ogni cliente proponendo un prodotto innanzitutto sicuro.

Questa, infatti è la prima richiesta quando ci si affida ad un fornitore per sviluppare la propria linea pl: sicurezza, ossia qualità, catena di fornitura fluida e organizzata, assortimento".

Sostenibilità, qualità e innovazione restano i principi guida della produzione di Essity, e MARCA si conferma una delle migliori occasioni per parlare alla filiera della private label.

L'impatto ambientale, del resto, nella "paper valley" - il distretto industriale di Lucca, tecnologico e florido, locale ma internazionale al tempo stesso - è argomento quotidiano: "La nostra filiera è energivora - prosegue Barbiere - ma è anche molto sostenibile al di là di quello che si potrebbe pensare.

 Siamo ai massimi livelli dei ranking di sostenibilità di varie realtà globali (come il Dow Jones Sustainability Index) e ci impegniamo perché il 100% della nostra cellulosa provenga da foreste certificate FSC.

La nostra filiera produttiva ha tre momenti fondamentali su cui si gioca tutta la partita con la sostenibilità: il reperimento della materia prima, la produzione e lo smaltimento dei residui.

Su questi momenti misuriamo la CO2 e insistiamo in innovazione continua di prodotto e di processo.

Siamo arrivati ad un riciclo quasi totale dell'acqua e ad un riuso dei fanghi di cellulosa residui in ottica circolare, reimpiegandoli ad esempio in altri cicli produttivi, come quello delle scatole di cartone.

Abbiamo ridotto il consumo di energia elettrica del 4%, anche grazie alla creazione di grandi impianti fotovoltaici sui tetti dei nostri stabilimenti di Altopascio, che tuttavia può assorbire solo una minima parte di questa voce che rimane la più impattante a livello dei costi.

Inoltre, cerchiamo di intervenire anche sulla cellulosa, sperimentando l'impiego degli scarti degli agrumi come alternativa alla fibra di cellulosa vergine o offrendo prodotti non sbiancati da additivi chimici".

La dicotomia "prodotto vergine o riciclato" resta un dibattito aperto: "Dipende dal cliente, - conclude infatti Barbiere - e non sempre il second hand è la scelta più sostenibile.

Per questo, scegliamo insieme in base al tema che maggiormente si desidera mettere in evidenza per valorizzare la linea di prodotti, e poi ci adeguiamo alle necessità del committente".