06/06/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
visto a IPACK-IMA 2025

Il successo di Custom e delle sue geniali soluzioni

Il successo di Custom e delle sue geniali soluzioni

Custom progetta e fornisce soluzioni hardware e software, sia standard che personalizzate (ODM), per supportare le esigenze tecnologiche dei loro clienti in diversi contesti: Retail, Trasporti, Industria, Gaming e Logistica. Nata a Parma nel 1992, dall’idea di Carlo Stradi e Alberto Campanini di costruire un'eccellenza tecnologica per rispondere ai reali bisogni dei mercati e dei clienti, oggi rappresenta un Gruppo di 10 aziende con una presenza mondiale. Ne abbiamo parlato a Intralogistica 2025, la fiera specializzata del settore, con Cristian Ravazzini, Vertical marketing director.

«Portiamo, a Ipack-Ima, una delle nostre novità, lo Smart Charge Locker. Si tratta di una soluzione progettata su esigenze operative, per migliorare la gestione e il controllo di tutti i dispositivi digitali in tutte le aree logistiche e del punto vendita, fornendo informazioni in tempo reale ai responsabili IT, produzione e logistica. L’obiettivo è la riduzione dei costi di gestione. SCL gestisce e monitora la presa e la restituzione dei dispositivi in base a diversi parametri, configurabili via software, come il turno di lavoro, l’accesso a certe aree del magazzino o della produzione, ai livelli di permesso o di autorizzazione concessi, ecc.. Durante lo stazionamento all’interno del locker, i dispositivi vengono ricaricati al fine di avere sempre un prodotto efficiente da riconsegnare e pronto all’uso. Per prelevare e restituire il terminale, l’utente si identifica mediante badge aziendale con codice a barre, QR-Code o RFID, oppure mediante un codice PIN».

 Un progetto che nasce da due esigenze molto specifiche. Continua Ravazzini: «Quindi, la gestione del device e la relativa riduzione dei suoi costi di gestione e la gestione dell’operatore, ovvero del magazziniere. Il locker, che si vede in fiera, è solo la punta dell’iceberg. Questo dispositivo legge il badge del dipendente e poi associa la matricola del dipendente a quella del dispositivo, in modo che tutto il sistema sappia che quell’operatore sta facendo il suo turno. Gli darà una macchina perfettamente funzionante, aggiornata come software e carica, in modo che lui possa svolgere il suo lavoro nella maniera migliore. Se il device da riconsegnare presenta un malfunzionamento o un guasto, l’utente può inserire una nota/RMA tramite il touch screen dello Smart Charge Locker e il sistema invierà una notifica via e-mail al reparto IT o al dipartimento preposto per la presa in carico e analisi del guasto. Così, si evita di avere dei device inutilizzati nel cassetto o, magari, poco carichi, che interrompono il lavoro dell’addetto nell’attesa che si ricarichino.

 Il cliente ha la contezza di quello che è l’investimento iniziale, il relativo ritorno dell’investimento e quello che è il risparmio effettivo nell’arco degli anni. Tanti dati, non per sentito dire, ma reali e, non a caso, sta avendo tanto successo qua, a Intralogistica, perché è “unico” nel suo genere. Tutto nasce dall’ascoltare le esigenze dei nostri clienti, che lamentavano mancanza di dati e costi elevati nella gestione dell’ultimo miglio del magazzino. Se il magazziniere ha il device rotto, si può sostituire grazie a scorte adeguate, evitando lasciare fermo l’operatore. Questo sistema va a tagliare drasticamente le scorte, perché ottimizzo tutto il ciclo, senza spendere migliaia di euro di device in leasing, inutilizzati e non produttivi».

Una soluzione che non è specifico per un solo settore, ma versatile che può essere adattata alle varie esigenze. «Ad esempio – prosegue Ravazzini -  stiamo puntando al care, seguendo il piano quinquennale dell’azienda che ci dovrebbe portare ad aprire nuovi mercati. Quanto alla fiera e alle visite che abbiamo ricevuto, il 20-25% sono stati visitatori stranieri. Di questa soluzione, pur essendo nuova, stiamo già progettando la versione 2.0, per il prossimo anno, con intera operabilità del sistema. Un ecosistema integrato che performerà ancora più nella riduzione dei costi e ottimizzazione delle risorse. Una macchina che sarà più modulare, più flessibile, più smart, ma il punto principale è l’integrazione dell’ecosistema».

 La vetrina della fiera è servita anche a presentare un’altra soluzione che Ravazzini introduce: «Altro prodotto che mostriamo è legato al controllo degli accessi dei camion all’interno della logistica. Oggi è fatta in modo semiautomatico, ma ecco il nostro kiosk self-service adatto per l’installazione outdoor, con interfaccia touch screen. Si tratta di DRIVE V21 che può essere utilizzato per ricevere ordinazioni direttamente dall’esterno del locale, o anche per la gestione della sbarra di accesso con, ad esempio, scan del documento. Tutte le funzionalità sono raccolte in uno spazio contenuto, per un’esperienza di utilizzo semplice e funzionale. Disponibile sia con piedistallo che nella versione wall mount. In ambito di efficientamento e movimentazione una soluzione molto importante e utile, che gestisce picchi e sicurezza (ho la certezza di quello che ho in casa)».