05/2025 - Approfondimento - Paola Piovesana
Il percorso virtuoso di Henkel verso ambiente e persone
Minor impatto ambientale, economia circolare per il massimo recupero dei rifiuti e parità di genere, con supporto alla genitorialità e presenza di donne in tutte le funzioni.
Henkel punta sulla sostenibilità a tutto tondo, e nel suo 33mo report racconta i progressi raggiunti in un percorso già virtuoso, allineandosi ai nuovi requisiti europei.
Henkel, fondata nel 1876, impiega circa 47mila collaboratori nel mondo. Con i suoi marchi, innovazioni e tecnologie detiene oggi posizioni di leadership sia nel settore industriale sia nel largo consumo.
La business unit Adhesive Technologies è leader globale nel mercato degli adesivi, dei sigillanti e dei rivestimenti funzionali mentre con Consumer Brands vanta posizioni di leadership nei segmenti cura capelli, bucato e pulizia casa in molti mercati e categorie nel mondo.
Nel 2024 Henkel ha registrato un fatturato complessivo di oltre 21,6 miliardi di euro con un margine operativo depurato pari a circa 3,1 miliardi; in Italia (con 6 sedi e quasi 800 collaboratori) il fatturato 2024 è stato di 629 milioni.
La scommessa oggi, lato ambiente, è ridurre il più possibile i rifiuti e l'utilizzo di risorse.
Prendendo come riferimento il 2017, nel 2024 Henkel ha ridotto del 64% le emissioni di CO2 per tonnellata di prodotto e aumentato del 47% l’acquisto di energia da fonti rinnovabili. L’azienda ha inoltre ridotto del 23% il consumo di acqua e del 39% i rifiuti generati per tonnellata di prodotto rispetto al 2010.
Con la roadmap Net-Zero, Henkel ha esteso il proprio impegno per il clima definendo obiettivi ambiziosi: entro il 2045, si intende ridurre del 90% le emissioni GHG (Greenhouse Gas) assolute Scope 1, 2 e 3 (con il 2021 come anno di riferimento) ed entro il 2030 la riduzione delle emissioni GHG assolute Scope 1 e 2 del 42% e delle GHG assolute Scope 3 del 30%. Rispetto al 2021, nel 2024 Henkel ha già ridotto del 20% le GHG Scope 1, 2 e 3.
“L’Italia sta dando un contributo importante al raggiungimento degli obiettivi globali di Henkel. - ha affermato Mara Panajia, Presidente e Amministratore delegato di Henkel Italia. - Stiamo lavorando alla transizione energetica dei siti produttivi e all’ottimizzazione della logistica.
Continuiamo a migliorare i prodotti e il loro packaging perché abbiano un impatto ambientale sempre più contenuto.
Coinvolgeremo in modo ancora più attivo partner, fornitori e clienti perché il cambiamento possa estendersi a tutta la catena del valore”.
Negli ultimi anni Henkel ha investito molto anche nella progettazione sostenibile delle confezioni dei prodotti arrivando all’89% di packaging riciclabile, con il 25% di quota media di plastica riciclata negli imballaggi dei prodotti consumer e l’obiettivo di arrivare al 30% entro la fine del 2025, con molte referenze già oggi con packaging al 100% in materiale riciclato.
Negli stabilimenti, come a Ferentino (Fr), a Casarile (Mi) e Zingonia (Bg), come hanno riportato Eleonora Parisella, coordinatrice Salute, Sicurezza e Ambiente per il sito laziale e Luca Pinelli, responsabile Salute, Sicurezza e Ambiente per i siti italiani Henkel Adhesive Technologies, sono stati ottenuti rilevanti riduzioni di consumo di acqua, energia e di produzione di rifiuti con un più rigoroso controllo e la standardizzazione di molti processi.
Per risultati efficaci e duraturi serve un approccio di filiera: Henkel investe costantemente in innovazione di prodotto e processo e si impegna per condividere con tutti gli stakeholder le proprie scelte in termini di sostenibilità e impatto ambientale, fino al cliente finale.
Anche per questo, con un Osservatorio periodico sulle abitudini di acquisto e consumo l'azienda punta sulla conoscenza profonda del consumatore per offrire prodotti sempre più performanti, raccontandosi poi con trasparenza con vari strumenti, come il magazine Donna D o i social network.
C'è poi tutto il capitolo people: lato parità di genere, si lavora per far crescere la presenza di donne nel management, oggi al 40% e in crescita in tutte le funzioni e aree dell’azienda, supportando la formazione dei più giovani e poi con gli incentivi per la genitorialità condivisa, con un congedo parentale neutro di otto settimane retribuite al 100%, indipendentemente dal genere e dallo stato famigliare.