03/06/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
MAPIC ITALY 2023

Il commercio sostenibile di Carmila

Il commercio sostenibile di Carmila

«A Mapic Italy si respira un’aria di grande ottimismo e di positività. Il mercato italiano rimane molto dinamico rispetto a quello di altri paesi, come ad esempio la Francia. Nel mondo dei centri commerciali si percepisce la voglia di andare avanti e di tornare alla vita sociale. Non a caso, c’è un grande interesse per i ristoranti e gli alberghi; e così anche l’italiano ha il desiderio di consumare e di socializzare. Questo lo scenario che anche i retailer dipingono quando parliamo con loro. Nessuno, tuttavia, sa come questo contesto macroeconomico possa evolvere, sempre in funzione degli eventi e della gestione della politica internazionale». Maryse Beucher, Amministratore Delegato di Carmila, a Mapic Italy tratteggia anche il profilo del nuovo retailer: «Di certo, il retailer è cambiato: prima si sedeva al tavolo con noi, faccia a faccia. Oggi vuole stare al nostro fianco e farsi accompagnare, in un rapporto alla pari, di condivisione anche del rischio e le Properties devono essere preparate ad offrire il servizio richiesto. La nostra azienda è culturalmente pronta a questo affiancamento, uno dei pilastri dell’approccio Carmila. Certo, si tratta di un modus operandi che richiede molto impegno: come prima cosa, occorre instaurare con il retailer un rapporto di fiducia, dopodiché dobbiamo essere pronti e riconoscere le sue difficoltà e provare a risolvere la problematica assieme a lui, ovviamente nel rispetto dei ruoli reciproci. Mettiamo in campo la nostra competenza e la nostra disponibilità per cogliere il momento nel quale intervenire. Le esigenze sono davvero numerose: chi vorrebbe limitare le ore di apertura, chi, invece, non riesce ad avere le infrastrutture o la merce necessaria nei tempi prestabiliti per inaugurare l’attività, oppure chi vorrebbe ridurre o ampliare la metratura del proprio locale. Credo che la più grande difficoltà dei retailers oggi sia reclutare personale. Ai nostri clienti proponiamo servizi e mettiamo a disposizione i nostri spazi e piattaforme di recruiting, oltre che realizzare partnership con le scuole professionali del territorio. Un altro esempio, recentemente abbiamo organizzato a I Viali Shopping Park il Job Day “Il lavoro al Centro” in collaborazione con Manpower ed altri attori locali, grazie al quale abbiamo proposto formazione, contatti professioni e supporto ai giovani, e non, per redigere in modo efficace il loro CV.

Carmila opera nel Nord Italia fino alla Toscana, in modo omogeneo affrontando un mercato che sta andando alla ricerca di una nuova identità, con uno sguardo nuovo verso la sostenibilità. «Alla luce di questo trend, seguiamo un percorso finalizzato alla giusta interpretazione del momento. Il commercio sostenibile, infatti, è entrato a fare parte del mondo Carmila».

Nei suoi 3 paesi Francia, Spagna ed Italia, Carmila ha messo in atto, quattro anni fa, un piano denominato "HERE WE ACT!", che incorpora le iniziative ESG a 360° gradi. Queste sono declinate in quattro cantieri: Planet, Territorio (azioni per e con gli stakeholders: clienti, collettività, partners), Collaboratori, Governance.

In tema di sostenibilità, Carmila ha l'obiettivo di arrivare a 0 Net Emission CO2 entro il 2030 attraverso la realizzazione di un piano che prevede la riduzione delle emissioni dirette, un risparmio energetico (attualmente siamo a -20% rispetto al 2019), una maggiore sobrietà dell’utilizzo delle risorse (piano di sostituzione impianti su 2 anni) e un miglioramento della resilienza degli asset e il loro valore verde, attraverso certificazioni Breeam.

«Culturalmente l’Italia è partita in ritardo rispetto ai Paesi del Nord, ma ha già recuperato il gap esistente grazie alla sua pronta reattività. A testimoniare questa attitudine verso il nuovo valore della sostenibilità e l’evoluzione del mercato e dei clienti, è l’ingresso trionfante della Seconda Mano a fine 2022 nell’offerta commerciale di Carmila Italia, rientrante nel piano definito dal Gruppo nel 2019. Le persone si sono rese conto che possono esserci vantaggi importanti, acquistando capi pregiati a prezzi accessibili: abbiamo dimostrato che tutto questo può coesistere con il business tradizionale.

Nei criteri ESG, l’Environment implica maggiori risorse e visibilità, ma è necessario considerare con uguale importanza la S di Social e la G di Governance, fondamentali dal mio punto di vista per accompagnare l’evoluzione della società attraverso lo sviluppo di conoscenze e valori etici e solidali.

Personalmente, ne sento molto la responsabilità nel mio ruolo».

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