06/06/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
MAPIC ITALY 2023

CBRE offre solide basi per il rilancio dei centri commerciali

CBRE offre solide basi per il rilancio dei centri commerciali

CBRE ha una storia che risale al 1906, a San Francisco, sempre di grande sviluppo. Nel 1989, i dipendenti, insieme ad altri partner, acquisiscono la società, dando vita a CB Commercial. Nel 1998, CB acquisisce REI Limited, dando vita a CBRE, tanto da raggiungere, nel 2021, la posizione #122 nella classifica Fortune 500.

CBRE opera in ogni dimensione del commercio real estate. Aiutano i clienti a realizzare il potenziale di ogni spazio, indipendentemente dal settore, per creare soluzioni immobiliari. Del resto, con oltre 115mila professionisti, in oltre 100 paesi, CBRE è una realtà globale.

A Mapic, Pier Luigi Paolettoni, Head of Retail Out of Town di CBRE ha dipinto lo scenario del commercio real estate attuale, in Italia: «Trovo, in questa edizione, un ottimismo che negli ultimi anni non avevo notato. C’è più voglia di mettersi in gioco, di fare e sviluppare. Rispetto ai nuovi progetti presentati in fiera, ci sono ottime reazioni da parte dei retailer che vogliono aderire».

E CBRE non è da meno. Tra i numerosi progetti proprio a MAPIC è stato annunciato quello che sarà realizzato a Messina.

«Si tratta di un centro commerciale con 40mila metri quadrati che prenderà forma nella zona Nord-Est della Sicilia che oggi è completamente scoperta, in particolare a Messina, nella zona Tremestieri , promosso e realizzato da ImmobiliarEuropea. Una provincia per alcuni versi ancora vergine, sulla quale costruire un progetto interessante. Abbiamo elaborato un merchandising mix che possa venire incontro a tutte le richieste e necessità dei consumatori della zona. Anche la posizione a ridosso dell’autostrada permette di avere un bacino più allargato.

Con Immobiliare Europea si è pensato ad un centro commerciale moderno, con una parte Leisure e una buona componente di Food, Medie superficie, negozi di vicinato, oltre un centinaio di negozi, numeri davvero interessanti».

Cosa cercano i retailer? «Centri Commerciali con buoni fondamentali, che possano rappresentare una scommessa vincente. I retailers hanno budget di sviluppo, seppure spalmati su un orizzonte contenuto. Soprattutto post  Covid , si fa fatica a creare progettualità nel medio/lungo termine».

In termini di sostenibilità come state lavorando? «Abbiamo un team di una decina di persone in rapida crescita, all’interno di CBRE, focalizzato sull’ESG che, per noi, è fondamentale. Fa parte del nostro DNA quello di andare ad abbattere il consumo eccessivo per la realizzazione coerente di questi progetti, ispirati alla sostenibilità. Infatti, ci affiancheremo a ImmobiliarEuropea fin nella parte genetica del Centro Commerciale per poi proseguire il percorso con loro, una volta ottenute le certificazioni.

Fondamentali sono i rapporti con il Territorio, dal Comune fino alle varie associazioni. Per questo, occorre che l’immobile sia inserito nel contesto sociale, esattamente come rappresenta la “S” di ESG. Del resto, il Centro Commerciale ha da sempre espresso la funzione di piazza aggiuntiva».

Non è l’unico progetto, quello di Messina. «Vero, abbiamo un altro progetto che stiamo proponendo, questa volta a Milano. Si tratta di MIND, Milano Innovation District, ex Area Expo, una città del presente proiettata verso il futuro. Stiamo lavorando da tempo con Lendlease e ora ci stiamo occupando della commercializzazione della parte Retail di West Gate di MIND. Tuttavia il coinvolgimento di CBRE, sul progetto, non si limita solamente al leasing retail ma stiamo seguendo la parte di property management lato uffici , l’attività di community oltre ad agency lato uffici. La componente Retail di Mind è ancillare rispetto al progetto macro tuttavia sarà l’attivatore della socialità. Anche a MIND, infatti, è forte la componente ESG. Gli spazi sono pensati e creati con un occhio attento alla sostenibilità; i mezzi saranno elettrificati e il Realm è pensato e creato a misura di persona. Giusto per citare alcune caratteristiche di un progetto tanto complesso. A Mind si ricostruisce il Dna di un quartiere cittadino, partendo da zero: sarà una struttura organizzata e pensata, con tanto verde, parchi, senza pericoli e senza barriere». Questi i progetti. Invece, sulle riqualificazioni? «E’ sicuramente più faticoso. Si lavora a 360 gradi, su diversi aspetti, per riammodernare Centri Commerciali più obsoleti.

Giusto per citare un recente progetto che ci ha visto coinvolti, a Molfetta nel centro commerciale Gran Shopping di Mongolfiera, dove abbiamo terminato una riqualificazione, creando una nuova piazza esterna da 2000 mq e 450 mq di verde attrezzato, aree relax con pergole bioclimatiche ed aree gioco.

Spesso, la riqualificazione non è una scelta, ma una necessità sia per l’usura degli immobili sia, proprio legandoci al discorso di prima, della sostenibilità».

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MIND, Pier Luigi Paolettoni, ImmobiliarEuropea, Gran Shopping, Mapic, Cbre, Real Estate, Messina, Milano, Retailer, ESG