Associazione Terra: «Serve ulteriore restrizione dell'uso dei fitofarmaci»

Commenti dei lettori alla riflessione apparsa sulla copertina del 1/2022.

Gli insetti impollinatori stanno vistosamente calando in tutto il mondo a causa dei fitofarmaci in agricoltura e dei cambiamenti climatici. Poiché si potrebbero generare con una loro drastica diminuzione severe conseguenze su piante e varietà vegetali, che l’umanità utilizza per nutrirsi, un gruppo di scienziati a livello mondiale ha svolto una ricerca, recentemente pubblicata su Science Advances, le cui risultanze sono state che un terzo delle piante con fiori, in assenza di impollinatori, non produrrebbe più semi mentre circa la metà avrebbe una riduzione della fertilità dell’80% per il fatto che l’autoimpollinazione sarebbe molto meno efficiente rispetto all’intervento degli insetti.

Siamo ad oggi già in una situazione in cui sarebbe quanto mai urgente agire al fine di evitare l’avverarsi di vere e proprie calamità alimentari?

Risponde:

Fabio Ciconte, direttore Associazione Terra

«È necessario agire sulle cause a monte del problema per cercare di ridurne gli effetti, a cominciare da un’ulteriore restrizione dell’uso di fitofarmaci e un’adeguata revisione della legge sulla biodiversità».