Largo Consumo 7-8/2021 - Notizia breve - pagina 6 - 1/2 pagina - Paola Risi
Poli (NFI): “Le proteine alternative valorizzeranno le eccellenze gastronomiche”
Commenti dei lettori alla riflessione apparsa sulla copertina del 5/2021
Secondo lo studio Food for Thought the Protein Transformation, di Boston Consulting Group, si sta molto discutendo se sia possibile o meno definire come hamburger o bistecca o con quali altri termini prodotti facsimili, alternativi a latte, carni e formaggi, destinati a raggiungere entro il 2035 un fatturato globale di 290 miliardi di dollari. Stiamo dunque parlando, come ha anche scritto il Sole24Ore in un recente articolo, di un nuovo universo alimentare che contempla sia le proteine da organismi vegetali sia quelle prodotte utilizzando batteri, lieviti, alghe e quant’altro.
Ma a fronte di una rivoluzione alimentare, di tale portata, che ne sarà della vecchia e rassicurante Dieta Mediterranea?
Risponde
Andrea Poli, , PresidenteNutrition Foundation of Italy
La dieta mediterranea dovrebbe essere considerata un’eccellente base di partenza, non intoccabile ma migliorabile, sia sul fronte scientifico nutrizionale che su quello ambientale. Il ricorso alle proteine alternative potrebbe, inoltre, finire per rivalorizzarne le eccellenze gastronomiche in quanto si tratta di prodotti non imitabili che manterrebbero inalterata la propria valenza alimentare e culturale.