Gruppo Cantine Caviro si presenta a Vinitaly

Nuovo logo, nuovo sito, nuova immagine: a Vinitaly 2024, Caviro si presenta come gruppo, identificandosi correntemente come “Cantine Caviro” per il mercato vinicolo.

A spiegare questa importante ma naturale evoluzione della strategia del business è Benedetto Marescotti, Direttore Marketing: "Un passo necessario e naturale, ormai la proposta si è ampliata a diversi vini iconici del nostro Paese, con varie etichette regionali, che ritrovano tutte in Caviro un simbolo di qualità, affidabilità e varietà.

Le vendite stanno affrontando questo periodo non facile con buoni risultati, sia nel canale horeca che in gdo, in Italia come all'estero, e anche il canale e-commerce, nato fondamentalmente come completamento del servizio al nostro pubblico senza contrastare i canali tradizionali, sta dando risultati positivi, con oltre 500mila euro di vendite, e ora puntiamo al milione".

Vari i progetti in atto con le nuove etichette in horeca (mercato che si vuole far crescere), un progressivo consolidamento della presenza in gdo, un articolato bilancio di sostenibilità che racconta un impegno forte e consolidato, naturale per l’Azienda su questo campo, e una recente riorganizzazione del management con nuove Direzioni, per potenziare la strategia di crescita.

"In gdo, il nostro posizionamento è sostanzialmente premium price, anche con il nostro prodotto bandiera, Tavernello, che da oltre 40 anni è a scaffale (in Italia e nel mondo) con l'iconico brick.

Ci contraddistingue una crescita graduale ma costante - conferma Marescotti - e una costante diversificazione delle attività del nostro portafoglio.

E con Caviro Extra, l’altra anima del Gruppo, cresce molto anche l'attività di valorizzazione dei sottoprodotti, dai fertilizzanti per l'agricoltura all'alcool per industria alimentare, farmacia e profumeria, poi la produzione di energia in partnership col Gruppo Hera da scarti, sfalci, potature e liquidi alimentari.

Il tutto, in un perfetto processo di economia circolare, con una filiera completa e controllata, per valorizzare ancora di più il lavoro dei nostri 11mila viticoltori, con 26 cantine in 7 regioni".