- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
Savoye:”la supply chain di domani deve essere inventata oggi”
SAVOYE, azienda specialista internazionale della supply chain, realizza software avanzati personalizzati end-to-end e soluzioni tecnologiche per le esigenze dei clienti. Con l’obiettivo di ridurre i costi e sviluppare le prestazioni della supply chain dei clienti, in tutto il mondo. Con un team che lavora per fornire tecnologie avanzate di movimentazione e logistica, software, competenze e conoscenze per aiutare a movimentare le merci in modo più efficiente, redditizio e sostenibile. Ne parliamo con Massimo Cecchinato, Managing Director di SAVOYE Italia, presente a Milano, a Intralogistica – Ipack-Ima, fiera di riferimento della logistica, processing e del packaging.
«La nostra partecipazione è legata principalmente al desiderio di mantenere e consolidare la presenza di SAVOYE nel mercato Italia. Come SAVOYE Italia siamo attivi dal 2019, una piccola multinazionale di estrazione francese, con numeri rispettosi confronto, ad esempio, ai grossi gruppi tedeschi che lavorano nel mercato italiano da decenni. Noi ci vogliamo porre come alternativa alle aziende di grosse dimensioni».
SAVOYE, con propri board e management, appartiene a un grosso gruppo industriale cinese, Noblelift. «Siamo un’azienda da circa 200 milioni di euro – prosegue Cecchinato - che ci permette di affrontare progetti, anche di grande scala, in modalità più personalizzata e custom. Nell’ottica del nostro consolidamento, c’è l’intenzione di operare sempre più nel settore dei colli, sia per lo stoccaggio, sia per il picking, ma anche, ed è l’unicità di SAVOYE, per il packaging. Siamo l’unica azienda, infatti, nel comparto dell’intralogistica, che produce direttamente, sia sistemi di stoccaggio, sia di picking, oltre a macchine per il packaging per la spedizione. Quindi possiamo lavorare nei settori dell’e-commerce, del beauty-care, della distribuzione, anche nel rifornimento dei punti vendita. Operiamo non solo nel cuore dell’intralogistica, quindi magazzini automatici, ma anche nella gestione di tutti i flussi di magazzino, dall’ingresso delle merci alla sorterizzazione in ucita. Ovvero, ci occupiamo della scatola vuota che viene inviata nelle postazioni dove avviene il picking, della sua chiusura e personalizzazione, eccetera. Siamo nel mondo dei colli, dei carichi leggeri, riconducibili a dimensioni 600x400, che è lo standard di tutti i sistemi automatizzati, ma siamo in grado di gestire dimesnioni ben più piccole. SAVOYE lavora, inoltre, anche nel mondo dei pallet con shuttle a 4 vie e multiprofondità.
Presenti sul mercato italiano Savoye opera anche oltre confine. Come spiega Cecchinato: «Come mercato straniero, essendo una multinazionale, si opera principalmente in tre aree: Il Nord America dove siamo ben presenti con un sito produttivo, un mercato non comparabile con quello europeo; Europa, a partire dalla Francia, che è la casa madre, ma anche Spagna, Benelux, UK; Middle East, con Emirati, Arabia. Ogni Paese fa storia a sé, con necessità logistiche differente e a volte superiori (Middle East). I progetti hanno tempi di gestazione comunque estesi, che affrontano una fase di avvio per perfezionare e stabilizzare il sistema. Ci viene riconosciuta la resilienza, ovvero arrivare fino in fondo senza lasciare indietro il cliente. Quello che impatta principalmente su questo ambito dell’automazione intralogistica è quanto le aziende siano pronte e strutturate per avere in casa questo tipo di tecnologie. Stiamo parlando di sistemi che, a seconda delle dimensioni, della complessità, hanno bisogno di cure e attenzione e, talvolta, quotidianamente, di piccoli accorgimenti. La gestione dell’impianto è un’operazione estremamente importante e le aziende devono strutturarsi con un team interno in grado di poter interagire con l’impianto e dialogare con chi lo fornisce».
Diversi i settori che si avvalgono delle soluzioni Savoye. «I settori sono trasversali, a partire dal Luxury, con diversi progetti fatti, a partire dal mondo della moda. Anche il beauty care si presta all’automazione, così come quello legato a cancelleria e distribuzione di prodotti per l’ufficio dove lavoriamo, praticamente, con tutte le aziende presenti in Italia ed all’estero. In più, abbiamo fatto anche qualche personalizzazione interessante nel mondo retail come il micro fulfillment center realizzato per Coop Liguria, nel retro dell’ipermercato, pensato per l’evasione degli ordini online. Quanto al nostro desiderio di espanderci nel mondo retail, si dovrebbe capovolgere la domanda: il mondo retail è veramente interessato a sviluppare questo tipo di soluzione? L’e-commerce per il retailer non è sempre una priorità e rilevante come la vendita nel punto vendita. Abbiamo diversi progetti in cantiere, sempre nel mondo dei colli, dove siamo riconosciuti come azienda importante, capace di distribuzione capillare per l’e-commerce tradizionale o assimilabile allo stesso. Siamo sempre in aggiornamento dei nostri software. Da più di due anni integriamo la tecnologia robotica basata su AMR e ACR per rispondere, una volta ancora, all’esigenza del mondo stoccaggio e movimentazione dei colli, anche per flussi non così elevati, ma automatizzabili».