09/06/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Viviana Persiani
VISTO A IPACK-IMA 2025

​​​​​​​Kuboox innova nel mondo dei pallet

​​​​​​​Kuboox innova nel mondo dei pallet

Specializzata nella progettazione e produzione di pallet e contenitori in plastica, Kuboox si distingue nel panorama del packaging industriale per un approccio fortemente orientato all’innovazione e alla sostenibilità. L’azienda propone soluzioni pensate per soddisfare le esigenze di spedizione, stoccaggio e movimentazione, con un occhio puntato sul futuro: qualità, impatto ambientale ridotto ed efficienza sono i pilastri su cui costruisce ogni prodotto.

Kuboox nasce dall’esperienza di MPS Plastic, azienda di famiglia con oltre 25 anni di attività nello stampaggio a iniezione conto terzi di articoli tecnici. Fondata nel 2017 come spin-off dedicato alla produzione e commercializzazione diretta di pallet e contenitori in plastica, l’azienda ha saputo affermarsi rapidamente come riferimento nel settore. In occasione di Ipack-Ima 2025, la fiera internazionale dedicata alle tecnologie per il processing e il packaging, abbiamo incontrato Filippo Citton, CEO di Kuboox, per conoscere più da vicino questa realtà in crescita.

«Kuboox è nata con l’ambizione di portare sul mercato pallet e contenitori in plastica altamente performanti, valorizzando l’expertise nel mondo dello stampaggio a iniezione», racconta Citton. «Alle spalle abbiamo una struttura produttiva solida, con 22 presse da 100 a 2.700 tonnellate. Dopo una prima fase focalizzata sulla vendita online, dal 2020 abbiamo iniziato a investire in modo strutturato, potenziando la rete commerciale e affacciandoci anche all’offline. Oggi abbiamo un fatturato di circa 2 milioni di euro e una struttura flessibile, capace di rispondere con prontezza alle esigenze dei clienti».

Che tipo di pallet producete?

«Abbiamo iniziato con pallet leggeri da spedizione, realizzati in materiale riciclato, ideali per l’uso singolo. Erano destinati soprattutto a chi doveva inviare merce al cliente finale con pallet “a perdere”.
Con il tempo, grazie all’investimento in ricerca e sviluppo, abbiamo ampliato la gamma, arrivando a progettare anche pallet pesanti da scaffalatura, pensati per applicazioni più impegnative.
La nostra missione è quella di combinare efficienza logistica e sostenibilità ambientale. L’80% dei nostri prodotti è realizzato in plastica riciclata post-consumo: diamo nuova vita ai rifiuti trasformandoli in prodotti tecnici di alta qualità, completamente riciclabili a fine ciclo.
Per i settori che lo richiedono, come l’alimentare o il farmaceutico, offriamo anche soluzioni in plastica vergine, realizzate con processi ottimizzati e a zero spreco

In più, offriamo la possibilità di personalizzare i pallet: dai colori alla serigrafia fino all’integrazione con RFID, per il tracciamento della posizione del pallet».

Quali sono i vostri ultimi prodotti?

«I nostri prodotti sono progettati e sviluppati internamente. Tra le novità più importanti ci sono i modelli K06-HP e K02, entrambi nel formato standard 80x120 cm.

Il K06-HP è stato progettato per offrire elevata portata su scaffalatura senza l’uso di rinforzi metallici. È interamente realizzato in plastica riciclata e pesa solo 13,5 kg. Nonostante la leggerezza, può sostenere oltre 800 kg su rack, come certificato da un ente indipendente. Un risultato ottenuto grazie a un intenso lavoro di progettazione interna, guidato da mio fratello Nicolò, ingegnere meccanico.

Il K02, invece, è realizzato in polietilene ad alta densità (HDPE), ideale per ambienti a basse temperature, come quelli della catena del freddo. Anche in questo caso si tratta di un prodotto con ottima resistenza su scaffalatura, facilmente lavabile e sterilizzabile.

Chi sono i vostri clienti e quali novità portate?

«Domanda difficile, perché il pallet è un prodotto trasversale e il nostro cliente tipo può appartenere a diversi settori. Attualmente collaboriamo con aziende dell’industria alimentare, della logistica e trasporti, chimica, farmaceutica e del fashion. Anche la collaborazione con la GDO è in continua crescita.
Una delle esigenze più comuni è quella legata all’esportazione: il pallet in plastica, a differenza di quello in legno, non richiede trattamenti fitosanitari per rispettare la normativa ISPM-15 della FAO.
In generale, il nostro cliente ideale è l’azienda che desidera ottimizzare la logistica riducendo l’impatto ambientale, investendo in un prodotto che supporta il raggiungimento degli obiettivi ESG».

Qualche informazione sul vostro mercato?

«Oggi operiamo principalmente sul mercato italiano, ma stiamo crescendo anche all’estero. Abbiamo clienti attivi in Germania e Francia, e stiamo investendo su mercati strategici come l’Est Europa e il Nord Africa, dove possiamo giocare la carta della prossimità geografica rispetto ai grandi concorrenti del Nord Europa.

Il nostro settore è altamente competitivo: in Italia ci sono player consolidati, ma noi ci confrontiamo spesso anche con aziende estere. Personalmente credo molto nelle sinergie intelligenti e stiamo costruendo collaborazioni con competitor europei per complementare le rispettive gamme prodotto e crescere insieme».