Il credito? È una questione privata

Andamenti differenti ma determinati dallo stesso fattore: inflazione e tassi di interesse elevati frenano la domanda dei finanziamenti aziendali, mentre le famiglie ricorrono sempre di più ai prestiti. È quanto emerge dall’analisi sulla congiuntura creditizia italiana condotta da Ernst & Young: l’Ey European Bank Lending Economic Forecast 2023. In Italia il credito bancario ai privati registra rallentamenti, pur crescendo complessivamente. Si ipotizza che nell’anno 2023 il credito al consumo raggiungerà +2,3%, inferiore al +3% del 2022, mentre i mutui ipotecari dovrebbero aumentare solo dell’1,4%. L’aumento sia dei tassi di interesse, sia dei costi delle case, esclude dal mercato molti potenziali acquirenti di immobili. Un problema comune a tutta Europa, sebbene in Italia il caro immobile non abbia visto i picchi verificatisi altrove. A fine 2022, infatti, i prezzi medi in Italia erano superiori del 9,3% rispetto a inizio 2019, mentre erano cresciuti del 24,4% in Germania e del 22,4% in Francia.