09/06/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
visto a IPACK IMA -INTRALOGISTICA 2025

Icam, la vera ricchezza è lo spazio

Icam, la vera ricchezza è lo spazio

ICAM, da quasi 70 anni, progetta e produce soluzioni di stoccaggio automatico per la Supply Chain, basate su tecnologie altamente flessibili, modulari e interoperabili, che aiutano i clienti a gestire e distribuire i materiali e le merci in modo organizzato, intelligente, sostenibile e sicuro, h24/7. Presenti a Ipack-Ima, la fiera dedicata al packaging e al processing e a Intralogistica Italia 2025, ne abbiamo parlato con Davide Cigna, Chief Sales Officer e con Marica Laera, Marketing Manager. A raccontare i progetti di ICAM, è Cigna:

«L’azienda ICAM può vantare un’esperienza frutto di 70 anni di attività, sempre nell’ottica della continuità di una solida gestione familiare, che l’ha portata a raggiungere diversi traguardi, con uno sguardo attento verso il futuro, ma senza dimenticare le radici del passato. Solidità garantita anche dall’ingresso di un socio di capitale, Aksìa Capital V, che ci permette di pianificare il progetto di crescita organica che ci siamo posti per il prossimo quinquennio, con l’obiettivo di aumentare la nostra capillarità e presenza, anche attraverso acquisizioni che andrebbero a completare ed allargare la nostra gamma prodotti, senza mai snaturare la nostra attività. Che è quella di offrire soluzioni di logistica alle aziende per permettere loro di gestire lo spazio in maniera intelligente. . ICAM, del resto, è, da sempre, un’azienda che si spinge oltre, arrivando, addirittura, ad anticipare le esigenze dei clienti, sorprendendoli con le nostre idee».  

Vi rivolgete solo al mercato italiano?

«No, anzi posso affermare che stiamo puntando sempre più anche all’estero, tramite partnership strategiche, in particolare in Nord America, così come in Asia, dove abbiamo notato una spinta alla innovazione dinamica intralogistica davvero interessante».

Il mercato è pronto alla trasformazione totale verso l’automazione di magazzino?

 «Se dovessimo scattare una fotografia – prosegue Cigna –, emergerebbe come circa un terzo della piccola-media industria italiana, al momento, non abbia ancora introdotto l’automazione di magazzino, anche se ci sta pensando. Noi possiamo aiutare queste aziende farlo, sfruttando un tesoro che già posseggono, senza saperlo: lo spazio. Le nostre soluzioni automatiche, infatti, sono accessibili, perché grazie a un magazzino verticale come SILO², in uno scenario, ad esempio, nel quale i clienti potrebbero avere ordini che richiederebbero un 30% di spazio in più, obbligandoli, magari, ad affittare un magazzino temporaneo, noi li facciamo risparmiare, compattando il loro spazio che già hanno, sfruttandolo in altezza. Noi non siamo come chi offre le classiche soluzioni da catalogo, ma ogni nostra proposta si configura in base alle esigenze dei nostri clienti, con un sistema che entra in funzione ad appena sei mesi dall’ordine. Quello che investirà, nel nostro magazzino, la piccola-media impresa italiana lo avrà, di ritorno, nel giro di meno di due anni, grazie anche agli incentivi attualmente disponibili. Basti pensare alle risorse e allo spazio risparmiati, alla capacità di gestire le oscillazioni degli ordinativi senza problemi, al miglioramento delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti, alla possibilità di gestire, in maniera automatizzata, il proprio inventario. Insomma, noi manteniamo, in ogni aspetto, la promessa espressa nel nostro payoff, ovvero “Intelligent Space Solutions”. Intelligent, grazie al valore aggiunto che forniamo con il nostro software, totalmente sviluppato da noi, che si configura ad ogni esigenza dei nostri clienti, che interagiscono continuamente con i nostri softwaristi interni. Senza dimenticare che continuiamo ad arricchire l’offerta con una serie di servizi perché SILO² possa dare valore nel tempo. Una macchina, del resto, che ha un valore in sé visto che, con la giusta manutenzione, garantisce almeno 20 anni di vita. Space, come detto, perché gestiamo e ottimizziamo lo spazio disponibile, mentre Solutions indica che le nostre macchine sono modulari e configurabili ad ogni esigenza».

Quindi, voi di ICAM rispondete alle attuali sfide di mercato grazie alla grande versatilità della vostra offerta?

«Esattamente. In base al settore del cliente – prosegue Cigna -, noi siamo in grado di adeguarci alle sue necessità. Faccio l’esempio dei centri di distribuzione di prossimità che rappresentano un settore dove stiamo performando sempre meglio. Abbiamo un’impresa che fa distribuzione di articoli vari per gli autogrill e, per questo motivo, si ritrova a gestire articoli molto diversi tra di loro: dall’occhiale al pallone da pallavolo, dal racchettone al food. Non è semplice gestire un inventario così vario, con articoli che cambiano anche stagionalmente e con l’esigenza di evadere tantissimi ordini al giorno, senza sbagliare, magari evitando di ricorrere a personale specializzato e costoso. Ebbene, noi siamo in grado di soddisfare tutte queste esigenze, perché grazie ai nostri sistemi di picking avanzato chiunque, con un rapido apprendimento, può interagire con i nostri sistemi automatici. Così come siamo a fianco della GDO, che, a sua volta, deve gestire e catalogare articoli e referenze molto differenti. Anche il settore ospedaliero è molto interessante per noi di ICAM e noi stiamo cercando di sensibilizzarli sull’importanza e la praticità di disporre di un magazzino centralizzato automatizzato, dove stoccare tutto quello che non è critico, sfruttando lo spazio verticale. In più, noi possiamo anche offrire, come soluzione, il fratello di SILO² che, invece di svilupparsi in verticale, lo fa in orizzontale. Si chiama RIGO ed è particolarmente adatto, ad esempio, per laboratori spesso caratterizzati da ambienti bassi. Di recente, abbiamo installato diversi RIGO per un retailer specializzato nel pet food, altro settore molto in fermento, che noi di ICAM presidiamo con grande attenzione».

Aggiunge Marica Laera: «Stiamo arricchendo le nostre soluzioni con funzionalità, sia software, sia hardware, che rispondano, in maniera diversa, a sfide intralogistche in termini di performance e accuratezza. Stiamo lavorando molto su questo aspetto, in termini di modularità e accessibilità, con soluzioni configurabili, non solo per il grande player, ma anche per la medio-piccola azienda che sta iniziando il suo percorso verso l’automazione di magazzino, adattandole ai diversi processi e spazi disponibili. Le nostre soluzioni dispongono di un livello di intelligenza tale da integrarsi perfettamente nel sistema fabbrica, senza sconvolgere le logiche lavorative. Inoltre, stiamo studiando funzionalità per accorciare la curva di apprendimento, facendo in modo che chiunque, a prescindere dall’età e dalla lingua (vanno bene anche per il personale straniero), possa facilmente interagire con i nostri magazzini automatici. Tutto questo è possibile anche per il fatto di lavorare per diversi settori che ci permettono di “contaminarci”. Quello che impariamo in un settore, cerchiamo di proporlo, adattandolo anche nell’altro. Il cuore tecnologico resta quello, ma si arricchisce e si modula in base alle esigenze del nostro cliente».