Cdp in movimento per la logistica

Ripensare e rendere più sostenibili le catene del valore è da molto tempo una priorità e un’esigenza insoddisfatta nel nostro Paese. Ben prima che la pandemia Covid19 e il conflitto russoucraino mettessero in evidenza i limiti delle catene di fornitura e approvvigionamento globali, la logistica italiana faceva i conti con una rete infrastrutturale non proprio efficiente, con un marcato e apparentemente irrisolvibile squilibrio modale nel trasporto merci, con la necessità di sviluppare segmenti ad alta tecnologia, con l’elevata dipendenza da filiere estere e, ultimo ma non per importanza, con un’incidenza complessiva dei costi superiore delll’11% rispetto alla media europea. Gli eventi recenti hanno contribuito a far prendere coscienza della strategicità della funzione logistica per il sistema Paese e quindi dell’urgenza di intervenire a supporto delle catene del valore nazionali aprendo la strada a strumenti, come il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che riconoscono come prioritari gli investimenti volti a realizzare ovvero a rinforzare le infrastrutture di maggiore impatto, e favorendo in tal senso l’adozione di soluzioni di finanziamento delle opere che prevedono l’impiego anche di capitali privati.