18/09/2020
Pianeta distribuzione 2020 - Approfondimento - pagina 71 - 1 pagina - Terracina Sergio
I protagonisti Europa

Metro si concentra sul core business

Metro si concentra sul core business

Il gruppo Metro negli ultimi cinque anni ha più che dimezzato ricavi e dipendenti, e ridotto a meno di un terzo il numero dei punti di vendita. Ha abbandonato prestigiose insegne di grandi magazzini, elettronica di consumo, ipermercati e ridisegnato la sua presenza internazionale. Un impresa globale pluriformati e pluriprodotti si è trasformata in una azienda specializzata nelle forniture all’ingrosso, presente soprattutto in Europa, Russia inclusa. Nel 2015 ha ceduto 134 grandi magazzini “Galeria Kaufhof” (ricavi di 3,1 miliardi di euro) al gruppo canadese Hudson’s Bay, che successivamente sono stati acquisiti dalla società immobiliare austriaca Signa, in partecipazione con la tailandese Central Group. Nel 2017 Metro ha scorporato 1.000 punti di vendita specializzati in elettronica di consumo a insegna MediaMarkt/Saturn con ricavi di 21,5 miliardi di euro, che hanno assunto il nome di “Ceconomy AG”. Nel 2019 ha ceduto 276 ipermercati a insegna “Real” (ricavi 2018 per 7 miliardi di euro, con 33.000 dipendenti), con superfici tra 5.000 e 15.000 mq. Anni fa Metro aveva acquisito gli ipermercati tedeschi da Walmart e altri in Polonia ceduti da Casino. Poi tra il 2012 e 2014 aveva ceduto quelli in Polonia, Russia, Ucraina e Turchia.

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Citati in questo articolo:
Hudson’s Bay, Ceconomy AG, SCP, Wumei Technology, Food Service Distribution, FSD, Metro, Casino, Bennet, Galeria Kaufhof, Végé, Multicash, Signa, walmart