05/02/2021
Largo Consumo 11/2020 - Notizia breve - Pubblicato on line - Redazione di Largo Consumo
Studio

Che ruolo hanno davvero i ristoranti nella diffusione del Covid-19?

Che ruolo hanno davvero i ristoranti nella diffusione del Covid-19?

Uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato su Nature dai ricercatori dell’Università di Stanford, in California, inizia a fornire qualche elemento che, sia pure relativamente alla realtà americana, può aiutare a capire il peso dei ristoranti nella diffusione del coronavirus e può essere sfruttato come modello per altre indagini analoghe in Paesi diversi. Tutto si basa sui dati di localizzazione anonima dei cellulari raccolti dalla SafeGraph, una società specializzata con base a Denver nel Colorado, che sono stati elaborati per quanto riguarda le 10 principali città degli Stati Uniti. Nello specifico, sono stati analizzati i movimenti da 57 mila quartieri a oltre 550 mila punti di interesse, tra i quali appunto i ristoranti, ma anche palestre, chiese, concessionarie di automobili, negozi di attrezzature sportive, hotel e motel, per un periodo complessivo di due mesi, tra marzo e aprile. In totale, si sono tracciati i contatti che quasi 100 milioni di persone avevano avuto in ogni singola ora.  Lo studio ha analizzato i movimenti di 100 milioni di persone verso punti di aggregazione, come bar e ristoranti, per fare un modello della diffusione del coronavirus.

Nell'articolo:

  • I rischi della vita in comunità