09/07/2020
Largo Consumo 06/2020 - Approfondimento - pagina 51 - 3 pagine e 1/3 - Garbagna Anna
Carni rosse

Il punto su bovine e suine

Il punto su bovine e suine

Complici gli ultimi difficili mesi dell’emergenza sanitaria, il saldo della bilancia commerciale per la carne bovina, già tra i più negativi delle filiere agricole (-2,6 miliardi di euro nel 2019, considerando sia gli animali vivi che le carni), nel primo trimestre 2020 ha vissuto un andamento controverso: a fronte di un aumento degli acquisti domestici (+3,6% in valore su base annua e 1,6% in quantità) gli allevatori hanno lamentato difficoltà nelle contrattazioni e insoddisfazione per il livello dei prezzi di alcune referenze. In base ai dati Ismea-Nielsen, le carni fresche bovine nell’ultimo quinquennio (2015-2019) avevano perso il 4% in volume, a fronte di un lieve incremento della spesa (+1%) dovuto all’aumento dei valorimedi unitari. In 10 anni il consumo pro capite è passato da 25 a 17 chilogrammi anche se dal 2016 si è registrato un arresto della caduta. Di riflesso, alla contrazione della domanda e alla riduzione del numero di allevamenti sul territorio nazionale, ha subito una flessione anche il numero dei capi macellati in Italia.

Argomenti

Citati in questo articolo:
Tonella Paolo Roberto, Ismea, Despar, Assica, Nielsen, Montana, Franco Angeli, Oasi, Inalca, Aspiag Service, Assocarni, Tigre, Hcc, Despar Nordest, Jeff Martin, gruppo Gabrielli, UnaItalia, Ahdb, Ciardi Duilio, Botta Piercarlo, Bord Bia - Irish Food Board, Cremonini Serafino, James O’Donnell

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