22/02/2021
Largo Consumo 02/2021 - Approfondimento - pagina 113 - 1 pagina - Elisa Latella
Rifiuti industriali

Chi meno inquina, meno paga

Chi meno inquina, meno paga

Dal 2021 il peso della Tari cambia per le imprese industriali, i capannoni industriali e commerciali. Lo stabilisce, tra le righe, il Dlgs 116 del 3 settembre 2020, in attuazione delle normative comunitarie in materia di economia circolare (precisamente della direttiva Ue 2018/851 che modifica la 2008/98/Ce relativa ai rifiuti e della direttiva Ue 2018/852, che incide sulla precedente 1994/62/Ce sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio). In base alle nuove disposizioni, nella definizione di rifiuto urbano rientrano anche gli indifferenziati e da raccolta differenziata, ma non sono considerati urbani quelli prodotti dalle attività industriali con capannoni di produzione. Liberalizzando la gestione dei rifiuti assimilati, e togliendo agli enti locali la competenza sugli stessi, il Dlgs 116/2020 detassa in parte le attività produttive. Le utenze non domestiche inoltre possono conferire i propri rifiuti urbani al di fuori del servizio pubblico, se dimostrano tramite attestazione specifica di averli avviati al recupero. La nuova normativa cambia in molti punti il contenuto del previgente decreto 152 del 2006 intitolato “Norme in materia ambientale”.