30/06/2021
Largo Consumo 06/2021 - Approfondimento - pagina 16 - 4 pagine
Digital e alternative payments

L’Italia e la sfida della cashless society

L’Italia e la sfida della cashless society

Il nostro è uno tra i Paesi più tradizionalmente restii ad abbandonare il contante in favore di carte di pagamento e altri modelli immateriali di denaro. Qualcosa sta tuttavia cambiando. Secondo le rilevazioni di un report di Pwc (“Pagamenti digitali in Italia: evoluzione o rivoluzione?”) la crescita media dei pagamenti digitali negli ultimi 5 anni è stata a doppia cifra (con un tasso del +11% fino al 2019). Il 2020 non ha generato il boom che ci si aspettava: da un lato perché la riduzione dei consumi ha giocato a sfavore, dall’altro perché, non appena le restrizioni decise per il controllo dei virus sono state attenuate, il ritorno alle vecchie abitudini di pagamento è stato pressoché immediato. Tuttavia, l’attenzione è alta: molte Fintech, anche italiane, sfornano servizi innovativi e comodi per i clienti finali e il regolatore sta conducendo una vera e propria lotta al contante. Elementi che potrebbero contribuire a ridurre il gap che ancora esiste ed è profondo rispetto alla media europea. La sfida è aperta, ma il momento è propizio. Perché esiste uno sforzo congiunto da parte di tutti gli stakeholder e perché lo stesso mercato dei pagamenti è in profonda trasformazione, spinto dalle nuove tecnologie (per esempio open Api, distributed ledger technology, intelligenza artificiale), che abilitano servizi innovativi e facilitano la collaborazione tra i player. Mentre esperienze di pagamento più veloci e semplici, nuove esigenze e maggior fiducia nella sicurezza degli strumenti stanno avvicinando i consumatori ai pagamenti digitali.

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Citati in questo articolo:
Mychef, Klarna, PwC, Farinetti Marco, Stripe, Areas

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