21/01/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
visto a marca 2025

L’accordo Sacme-Aliplast fa bene all’ambiente

L’accordo Sacme-Aliplast fa bene all’ambiente

A Marca, si è approfondito il discorso non solo delle Pl, ma anche di nuove partnership per creare quel valore aggiunto in termini di sostenibilità.

Sono stati resi noti, attraverso una conferenza, gli obiettivi virtuosi dell’accordo tra Sacme, leader nella produzione di shopper, sacchi e buste in plastica e Aliplast del Gruppo Hera, impegnata nella rigenerazione di polimeri. Un’ intesa che permetterà la realizzazione di un progetto innovativo attraverso il quale gli scarti in plastica dei supermercati torneranno sugli scaffali come prodotti riciclati. Da oggi, la Gdo potrà godere di una nuova opportunità ancora più circolare che parte dalla raccolta del rifiuto in LDPE in prodotto venduto all’interno degli stessi negozi, dunque evitando a monte la produzione di ulteriori rifiuti.

Come spiega Stefano Altissimo, AD Sacme: «Questo modello di business innovativo nasce dalla sinergia tra due aziende leader, non solo in termini di fatturato, ma soprattutto di “pensiero”. Gli operatori coinvolti, Gdo compresa, saranno protagonisti di un cambio di passo proponendo una soluzione di economia circolare con un impatto positivo per l’ambiente estremamente tangibile in termini di riduzione dei rifiuti e prevenzione di emissioni climalteranti. Le centinaia di tonnellate di imballaggi in plastica che, ogni giorno, nei centri logistici delle catene GDO italiane, si trasformano in rifiuti, possono essere trasformati e riutilizzati. Le catene GDO possono quindi ulteriormente attestare il proprio impegno ambientale, rafforzando la brand awareness dei clienti attraverso un prodotto a marchio effettivamente sostenibile. Per ora, lavoriamo con due delle più grandi catene in Italia e il progetto ha incontrato da subito il loro favore. Del resto, oltre la sostenibilità, garantiamo loro anche un ricavo, grazie alla nostra capacità di valorizzare il loro scarto, producendo meno spreco dello stesso rifiuto. Il progetto permette di “saltare uno step” di intermediazioni, lavoriamo direttamente la materia, riproponendola in maniera nuova e competitiva. Queste catene hanno inserito nei loro centri di distribuzione i compattatori forniti dal Aliplast dove conferiscono i rifiuti. Noi (Sacme e Aliplast) ci occupiamo di tutto il resto dalla raccolta -lavorazione e trasformazione e riportiamo al punto di partenza un rifiuto trasformato in  sacchetto

Michele Petrone, Amministratore Delegato Aliplast aggiunge: «Questo accordo si inserisce pienamente nel piano industriale del Gruppo Hera, che vede proprio fra i driver lo sviluppo dell’economia circolare. Ci consolida, inoltre, come produttore di materia prima seconda in grado, però, di vedere il consumatore finale e dunque di costruire assieme ai nostri clienti industriali soluzioni a valore aggiunto ed estremamente innovative, come sta accadendo in questo caso per la GDO, ma anche in altri settori, fra cui cosmetico e alimentare. Tramite il nostro operato, attraverso una via diretta, acquisiamo il materiale di scarto e lo lavoriamo immediatamente, evitando quel passaggio ulteriore che deve attraversare chi, oggi, avvia il riciclo, ma deve trovare una destinazione.  Il materiale viene ritirato dai centri di distribuzione tramite i nostri compattatori, portiamo nei nostri stabilimenti dove riverifichiamo la selezione con l’obiettivo di conferire al meglio il materiale di scarto destinato al riciclo ed evitare al minimo spreco. Il sovvallo è, generalmente pari allo zero e da lì parte tutto. E restituiamo i materiali a chi ci offre lo scarto».

Altissimo conclude: «Al di là della complessità e dei tempi lunghi per la decisione di adesione al progetto, stiamo riscontrando interesse. Si tratta di un nuovo modello di business, un progetto di grandi di dimensioni che stravolge le metodologie ordinarie. Ed è vera sostenibilità. Dunque non ci sono buone ragioni per non seguirlo. Siamo pronti a fornire una soluzione chiavi in mano: la distribuzione deve solo darci  la possibilità di recuperare gli scarti di imballaggio flessibile».

Infatti, ogni tonnellata di sacchetti rifiuti realizzati con film riciclato consente un risparmio di 2,456 tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera. Questo valore è stato calcolato tramite uno studio LCA comparativo tra la produzione di 1 kg di Film in LDPE prodotto nel 2022 nello stabilimento di Ospedaletto di Istriana (TV) e l’analogo prodotto da materie prime vergini (dati ricavati da database Ecoinvent 3.9.1).