24/01/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
visto a marca 2025

A Marca va in scena l'offerta di Vandemoortele, sempre più completa

A Marca va in scena l'offerta di Vandemoortele, sempre più completa

Vandemoortele è un gruppo alimentare belga, specializzato nella produzione di prodotti da forno surgelati.  Un’ampia gamma di proposte che varia dai prodotti salati ai dolci americani, dalla pasticceria italiana al pane, fino alle specialità francesi. Antonio Evangelista, Retail Marketing Manager di Vandemoortele Italia, spiega l’importanza della presenza a Marca by BolognaFiere 2025, la fiera del private label, con tante novità di prodotto.

«Dall’anno scorso, siamo sempre più strutturati,  sia nel marketing sia nelle vendite oltre al fatto che Dolciaria Acquaviva da pochi mesi è entrata nella famiglia Vandemoortele. Se, da un lato, c’era un processo che potremmo definire di crescita, dall’altro ce n’è stato uno di integrazione. Del resto, ogni volta che c’è stata un’acquisizione, siamo andati ad arricchire la nostra offerta con l’obiettivo di completarla».

Un accrescimento non solo in termini di referenze, ma anche di qualità.

Oggi siamo orgogliosi della gamma che possiamo proporre ai clienti perché offre il meglio  in ciascuna categoria,  all’insegna delle specialità e della tradizione».

 Rimarrà il marchio Acquaviva?

«Sì, Acquaviva quale leader nel pastry e forte della sua storia ed eccellenza, rimane,  e va ad arricchire la nostra proposta attuale . Questa integrazione completa la nostra  “squadra”, avendo i migliori specialisti di ogni categoria.

Qual è la vostra percentuale di PL?

 «Il 30% del nostro fatturato è Private Label, che è anche la media del mercato retail. In sostanza, siamo perfettamente allineati con quello che avviene globalmente. E sappiamo anche quanto l’MDD stia crescendo, che non significa prodotto economico o di bassa qualità. Abbiamo una grande gamma da offrire e siamo sicuri di garantirne anche una qualità elevata. Tra i vari lanci del 2025 abbiamo innovation particolari, come per esempio una nuova ciabattina fatta con uno speciale  processo di piegatura».

 Prosegue la vostra collaborazione anche con Nielsen.

«Sì, con un nuovo progetto. I retailer sanno quanto vendono nel bakery, ma non  nello specifico delle referenze. Spesso,  si parla di Totale Bakery (dolce, salato). Grazie ai dati forniti da Nielsen, riusciamo, finalmente a definire questo mercato. E riusciamo a dargli una dimensione, disegnando anche la clusterizzazione del banco panetteria e misurando il “peso” delle differenti categorie nel reparto fresco, in termini di fatturato, volumi e divisioni per categoria. Tutto questo ci aiuta a valutare le scelte  assortimentali insieme ai buyer. Se si propongono le piccole pezzature, ad esempio, è perché lo richiede il mercato, secondo un dato oggettivo e non seguendo un sentiment. Siamo produttori nel bakery, ma vorremmo anche essere consulenti a servizio dei nostri clienti».

 In che modo, tutto questo, potrebbe rientrare nella PL?

«Da un lato, siamo in grado di fare  un prodotto ad hoc, specifico, ma anche di interpretare correttamente il mercato. Quindi, dalla scelta del prodotto,  a come  esporlo e valorizzarlo all’interno del punto vendita. Il Product-Service-System stimola le vendite, risponde alle richieste dei consumatori e offre una risposta integrata ai buyer che possono così ispirarsi ad uno scaffale ideale vicino alle esigenze dei consumatori. Non serve offrire tipologie di pane “random”, ma, ci deve essere dietro un’analisi che porti a quell’offerta precisa. In questa categoria, questo approccio è certamente una proposta nuova. Lo abbiamo già sperimentato nel 2024 con alcuni clienti,  ottenendo risultati estremamente positivi, lavorando non solo per i nostri prodotti ma come consulenti per la categoria. Anche questa è innovazione».