27/01/2025
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
VISTO A MARCA 2025

Zerbinati diversifica e cresce

Zerbinati diversifica e cresce

Simone Zerbinati, Amministratore Delegato di Zerbinati S.p.A., terza generazione, insieme ai fratelli Gianluca e Valentina, porta avanti, con la famiglia, l’eredità di Ferdinando Zerbinati che, più di 50 anni fa, fondò un’impresa ortofrutticola con l’idea, rivoluzionaria, di creare un minestrone fresco e confezionato in vaschetta. Lo abbiamo incontrato a Marca Bologna 2025, la vetrina della marca del distributore.

«Per noi Marca è sempre un appuntamento importante. Siamo stati i primi nel nostro settore, anni fa, a presenziare a questa fiera. Del resto lavoriamo in un settore, quello della IV Gamma, dove il 75% è PL. L’esposizione offre la possibilità di incontrare tutti i clienti italiani all’inizio dell’anno. Per chi ha studiato una strategia mirata per l’MDD, Marca è un momento importante per gli incontri. È una due giorni di relazioni con clienti, fornitori, stakeholder, colleghi, che promuove anche un confronto sui diversi problemi del settore. Ad esempio l’inflazione, che ci ha fatto soffrire in termini di costi ma non di vendite: veniamo da un anno e mezzo complesso, ma, per fortuna possiamo tornare ad essere positivi».

Un mercato in crescita, grazie a una domanda sempre più esigente e anche diversificata.

«Abbiamo molte soddisfazioni dal mercato italiano. Tant’è che, per ora, sul mercato estero facciamo poco. Abbiamo un paio di progetti in cantiere che potrebbero partire, ma sinceramente, abbiamo ancora tanto da fare in Italia. Siamo presenti in tutte e quattro le aree Nielsen, anche se la 1, 2 e 3 sono le più presidiate; negli ultimi 5-6 anni, però, vendiamo ovunque molto bene».

L’offerta molto varia ha permesso a Zerbinati di sviluppare quattro aree di business: la IV Gamma, le zuppe pronte, i burger di verdure e i piatti pronti.

«Per il 2025 abbiamo un piano quinquennale di investimenti importante, che da febbraio vorremmo validare, a supporto delle nostre categorie. Ognuna delle nostre quattro categorie ha un valore di mercato diverso dall’altro: il mondo dei burger cresce tantissimo e non risente del tema del prezzo, essendo un prodotto-servizio che funziona molto in un mercato di circa 100 milioni, in crescita. Quello delle zuppe vale 165 milioni, con margini di crescita importanti. Per quanto riguarda la IV Gamma, sulla base di una ricerca che abbiamo fatto sul consumatore alla fine dello scorso anno, è emerso un aumento del 2% delle famiglie acquirenti (sfiorano quasi i 22 milioni), con una penetrazione cresciuta di 1 punto; in un mercato che vale 850 milioni di euro, questi dati non sono banali».

Con grande soddisfazione, Zerbinati ha chiuso il 2024 a 48 milioni di euro, registrando un +5% rispetto al 2023.

«Dal mio punto di vista – conclude Simone Zerbinati - è meglio vendere bene che vendere tanto. Abbiamo notato che si è ridotto il peso medio dell’acquisto del consumatore: sceglie confezioni più piccole, o un punto prezzo che gli permette di ottimizzare il proprio portafoglio».

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