- Notizia breve - Viviana Persiani
Vola la filiera agroalimentare: +34% in 10 anni
La filiera agroalimentare, composta dal comparto agricolo, dall’industria alimentare e delle bevande e dall’intermediazione, distribuzione e ristorazione, ha superato i 707 miliardi di euro di fatturato complessivo, in crescita del 34% rispetto al 2015 impiegando 5,8 milioni di lavoratori. I dati elaborati da TEHA in occasione della 9a edizione del forum Food&Beverage di Bormio confermano l’agroalimentare come prima filiera produttiva per contributo al PIL nazionale con il 19,8% considerando le attività a monte (come ad esempio la produzione di macchinari o la fornitura di energia) e a valle (come packaging o imballaggio). Nel 2023 il settore ha generato 74 miliardi di euro di valore aggiunto diretto, un risultato che vale 2,5 volte la moda Made in Italy e oltre 5 volte l’industria chimica. L’Italia è anche il terzo tra i maggiori Paesi UE per valore aggiunto dell’agroalimentare, con un’incidenza del 3,9% sul PIL. Il comparto sconta, però, un tessuto fatto da tantissime microimprese.
Oltre 8 aziende su 10 sono micro-imprese, responsabili di appena il 9,9% del valore aggiunto complessivo del comparto food&beverage. «La struttura di un’impresa incide sulla sua capacità di affrontare cambiamenti geopolitici, nuove regole e richieste di mercato in rapida evoluzione come quelle che stiamo attraversando – ha commentato Valerio De Molli, Managing Partner e CEO di TEHA-. E nel settore food&beverage abbiamo rilevato, con una ricerca dedicata, che oggi il 36,5% delle aziende è preoccupato per sostenere l’operatività, dato in crescita di 1,4 punti percentuali rispetto al 2024».
Con 891 prodotti DOP e IGP, l’Italia è prima in Europa per numero di certificazioni: questo segmento ha generato 20,2 miliardi di euro di fatturato nel 2023, con il vino prodotto leader per valore generato, seguito da formaggi e prodotti a base di carne. Nel loro insieme, le produzioni certificate rappresentano il 10,8% del fatturato del settore food&beverage e contribuiscono per il 19,9% all’export alimentare nazionale.