30/05/2022
Largo Consumo 5/2022 - Approfondimento - pagina 108 - 17 pagine - Francesca Pautasso
Quaderno del mare

Una risorsa da proteggere

Una risorsa da proteggere

A volte, percepiamo un problema senza capirne fino in fondo la gravità. A sensazione, sappiamo che il mare è inquinato e, a parole, ci diciamo tutti d’accordo che andrebbe intrapresa qualche azione per migliorarne la situazione. Magari senza considerare che l’impatto di un inquinamento nei mari, a partire da quello causato dalla plastica, non è solo micidiale per specie, biodiversità ed ecosistemi marini, ma anche per la nostra salute. Se esaminassimo, invece, i dati freddi e inesorabili, capiremmo perché questo dilagare, senza apparente fine, di plastica negli oceani sia addirittura definito una “crisi planetaria”. Ad affermarlo sono le Nazioni Unite. Una sentenza che dovrebbe farci riflettere, senza lasciarci indifferenti. Anche perché la situazione vicino a casa nostra non è messa così bene, con il mar Mediterraneo che ospita più di 1 milione di tonnellate di plastica.

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Citati in questo articolo:
dimmidisì, GRS, FederLegnoArredo, Bosano Fulvio, Oceanworks, Levera Costanza, ministero della transizione ecologica, Cuca, Qu Donyu, World fish, Semedo Maria Helena, Istituto Alfred Wegener per le ricerche polari e marine, Awi, Initaly, Guillin, Alleanza delle cooperative italiane pesca, D’Aprile Laura, Bialas Aleksandra, Rabugino, Coop, La linea verde, Fao, Wwf, Crai, Ocse, Rio Mare, Saupiquet, Guala closures, Generale Conserve, Friend of the sea, Bolton Group, Hoff Valérie, Msc, Vetreria Etrusca, Marevivo, La Viola Mario, Mastagni Silvia, Fos, Pirovano Luciano, Mesciulam Simona, Marine Stewardship Council, Mare Aperto Foods, Oppia Francesca, Isabel