17/11/2021
Largo Consumo 10/2021 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Pubblicato online
Focus

SumUp, pagamenti digitali a misura di piccola impresa

SumUp, pagamenti digitali a misura di piccola impresa

Trasformare la propria passione in lavoro, monetizzando contenuti inizialmente creati al solo scopo amatoriale. È la passion economy e vale 38 miliardi di dollari a livello mondiale. A fare il punto su questo trend, destinato a crescere, è SumUp, fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, da sempre impegnata a supportare hobbisti, artigiani e piccole e medie attività attraverso la digitalizzazione dei pagamenti.

SumUp amplia l'offerta per artigiani e piccole imprese

«In questo ultimo anno e mezzo tanti artigiani, hobbisti e piccoli imprenditori hanno avuto l’esigenza di reinventarsi – spiega Umberto Zola, country growth lead Italia di SumUp – D’altra parte, i consumatori sono sempre più attenti a supportare artigiani locali e prodotti di qualità, ma allo stesso tempo apprezzano la semplicità di acquistare con carta, o anche online e a distanza». Basti pensare che in Italia l’88% della popolazione nel 2021 ha utilizzato Internet in almeno una fase del percorso di acquisto.
Proprio per supportare artigiani e piccoli imprenditori che intendono lanciare o rilanciare la propria attività, SumUp ha ampliato la propria offerta di soluzioni per i piccoli esercenti, introducendo a fianco del pos mobile, di SumUp Cassa e dei pagamenti via link anche la funzione del negozio online che consente ai piccoli imprenditori di creare un e-commerce in modo facile e veloce e di vendere i propri prodotti e servizi online. Uno strumento che segue la scia del Piano Italia Cashless, che introduce nuovi incentivi rivolti agli esercenti. Adottare pagamenti digitali diventa, quindi, sempre più conveniente per commercianti e ristoratori italiani con il nuovo decreto che aumenta il credito d’imposta per le commissioni sui pagamenti elettronici.

Credito d'imposta: cosa c'è da sapere

SumUp ha inoltre stilato insieme alla commercialista Giorgia Salardi un vademecum per rispondere alle domande più frequenti e chiarire ogni dubbio. Il dl 99/2021 ha previsto, per il periodo transitorio che va dal 1 luglio 2021 al 30 giugno 2022, l’aumento del credito d’imposta dal 30% al 100% relativo alle commissioni che vengono addebitate agli esercenti dai fornitori di servizio quando un cliente (privato, non business), paga attraverso uno strumento elettronico, come carta di credito o bancomat. Il recupero integrale delle commissioni è previsto, però, soltanto nel caso in cui il pagamento venga effettuato tramite uno strumento elettronico che sia collegato a un registratore telematico. In questo contesto si inserisce per esempio SumUp Cassa, uno strumento all-in-one flessibile sviluppato insieme a Tiller: adatto alle attività del settore horeca, il registratore di cassa consente di elaborare gli ordini, accettare i pagamenti e ottenere facilmente tutte le rendicontazioni.
Dove non vi sia collegamento tra il registratore telematico e lo strumento elettronico di pagamento, il credito d'imposta rimane in misura pari al 30%, come previsto precedentemente (DL 157/2019).
Il credito d’imposta sulle commissioni per le transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento elettronico viene riconosciuto ad esercenti, artigiani e professionisti ed imprese che abbiano conseguito ricavi e compensi inferiori a 400 mila euro nell’anno precedente.
I crediti d'imposta sono utilizzabili esclusivamente in compensazione mediante il modello F24 e con l’utilizzo del codice tributo 6916 a partire dal mese successivo a quello di sostenimento e dopo avere ricevuto la comunicazione dal gestore del servizio circa le commissioni sostenute nel mese di riferimento.
Agli esercenti viene inoltre riconosciuto un credito d’imposta sia per l’acquisto, sia per il noleggio di strumenti che consentano forme di pagamento elettroniche e per il collegamento con i registratori telematici. In particolare, per gli acquisti e noleggi effettuati tra l'1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022 i commercianti possono ricevere un credito d’imposta fino a un massimo di 160 euro e la percentuale varia a seconda dei ricavi e compensi dichiarati per l’esercizio precedente.
Per il 2022, ricorda SumUp, è infine previsto un credito d’imposta per l’acquisto di strumenti evoluti di pagamento che consentano anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi. In questo caso, il massimale del credito d’imposta aumenta ed è pari a 320 euro, sempre in base ai ricavi/compensi dichiarati nell’anno precedente.

www.sumup.it