25/03/2022
Largo Consumo 02/2022 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Pubblicato online
Focus

Sale l'attesa per Cibus 2022: 3 mila espositori e buyer esteri

Sale l'attesa per Cibus 2022: 3 mila espositori e buyer esteri

Circa 60 mila visitatori professionali e 3 mila aziende espositrici. E soprattutto, grazie all'allentamento dell’emergenza pandemica e alle nuove norme a favore della partecipazione fieristica da parte di operatori extra-Ue, torneranno i buyer esteri. A tutto questo si prepara la prossima edizione di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, in programma a Parma dal 3 al 6 maggio 2022.

Il contesto

La guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale sta condizionando anche il settore alimentare: gli aumenti del gas e delle materie prime e i problemi logistici stanno mettendo a dura prova il food and beverage italiano. Una particolare situazione che assegna a fiere come Cibus un ruolo delicato: da un lato, tentare una sintesi proiettiva tra domanda e offerta, dall’altro pianificare approvvigionamenti e assortimenti superando le difficoltà della supply chain. D’altronde è sempre forte la domanda di agroalimentare italiano nel mondo: secondo gli ultimi dati Federalimentare, elaborati su base Istat, tra gennaio e novembre 2021 le esportazioni sono cresciute del 14,3% in Usa +14,3%, del 32,7% in Cina, del 19,6% in Spagna e del 6,7% e del 7,1% rispettivamente in Germania e Francia. «L’export del nostro Paese è ripartito nel 2021 – spiega il presidente di Ice-Agenzia, Carlo Ferro – e così l’agroalimentare italiano, che ha registrato una crescita del 14,7% rispetto al 2019. In un quadro dominato dalle nuove sfide dei mercati internazionali post-Covid, e inattese e drammatiche complessità geopolitiche, fare sistema è ancor più importante: Ice Agenzia sostiene il 21esimo Cibus con lo stanziamento di risorse più importante negli ultimi sei anni. Per questa edizione i nostri uffici prevedono di portare a Parma 380 buyer specializzati e 10 giornalisti da 42 Paesi e faciliteranno la diffusione della piattaforma My Business Cibus. Azioni che vogliono contribuire al successo di Fiere di Parma e degli espositori nel mitigare l’impatto del momento per le imprese esportatrici. Con l’auspicio, di cuore, che ben prima della data di apertura della fiera il mondo abbia ritrovato la pace».

Cibus mette al centro il cibo, ma anche sostenibilità e innovazione

Cibus 2022 rimetterà il cibo al centro del dibattito sociale ed economico, mostrando gli scenari e il suo ruolo imprescindibile all’interno della nostra società, come sostiene Ivano Vacondio, presidente di Federalimentare: «L'appuntamento serve a ribadire la centralità delle nostre imprese alimentari che, pur in condizioni sfavorevoli, continuano a produrre, a cercare nuove soluzioni, consapevoli del fatto che fermarsi non è possibile. Cibus ci ricorda così il valore del food&beverage in condizioni ordinarie e, ancor di più, in condizioni extra-ordinarie». La manifestazione ribadisce il ruolo del food come archetipo dei rapporti sociali, inquadrando come questa attenzione possa riconciliarci con un modello di sviluppo coerente alle istanze del consumatore, delle comunità, dell’ambiente e delle aziende agroalimentari sempre più orientate a comportamenti virtuosi. A Cibus 2022 l’attenzione alla sostenibilità sarà intesa in tutti i suoi molteplici aspetti: ambientale, economica e sociale. Protagonisti di Cibus anche i prodotti IG italiani e internazionali per la promozione e la valorizzazione dei territori d’origine, il set informativo necessario a creare valore sugli scaffali e un’area start up con realtà italiane ed estere come incubatore di proposte innovative. Non mancherà, poi, la valorizzazione delle buone pratiche dell’industria agroalimentare per innescare una reazione a catena positiva lungo tutta la filiera. Cibus 2022 sarà un’occasione per definire il ruolo di resilienza dell’agroalimentare. Lo conferma Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma: «Il made in Italy durante il Covid ha mostrato tutta la sua flessibile resilienza quindi si candida, anche in questa delicata fase, a fornire creativamente la distribuzione mondiale. Migliaia di buyer verranno a Cibus con questo spirito: capire con i loro fornitori chiave come gestire l’emergenza e, auspicabilmente, uscirne. Dobbiamo ricordare che il cibo è un bene primario e personalmente auspico che il dibattito della community di fronte alla tragedia umanitaria in Ucraina viri rapidamente dagli aspetti economici a quelli sociali. Su questo apriamo Cibus 2022: come l’agroalimentare può e potrà contribuire alla stabilità dei territori e all’ inclusione delle persone».

www.cibus.it

Argomenti

Citati in questo articolo:
Ice-Agenzia, Federalimentare, Fiere di Parma, Cibus, Cellie Antonio, Vacondio Ivano, Ferro Carlo

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