31/05/2023
- Approfondimento - Redazione di Largo Consumo
Innovazione

Saclà, innovazione, tradizione e internazionalità

Saclà, innovazione, tradizione e internazionalità

Tutto nasce nel 1939, quando Secondo Ercole e la moglie Piera Campanella presero una decisione lungimirante: quella di conservare gli ortaggi di stagione della valle del Tanaro, così da poterli consumare durante tutto l’anno. Fu l’inizio della Saclà e, soprattutto, di un grande successo commerciale che, negli oltre ottant’anni di storia, le ha permesso di arrivare a esportare in oltre 70 Paesi del Mondo. Tante idee geniali, come quella di denocciolare le olive o incapsulare i sottaceti con il tappo twist off. Tutto all’insegna della continuità famigliare, visto che Chiara Ercole è l’attuale Amministratore Delegato.

Elena Garnero, Marketing e Comunicazione Italia di Saclà, a TuttoFood ha parlato dell’importanza di essere in fiera, delle novità e dei diversi mercati dell’azienda: «Siamo contenti di partecipare a questa fiera, essendo molto importante, per il mercato Italia ed Estero. Noi esponiamo prodotti destinati al mercato Italia ed al mercato estero per il retail, ma anche grandi formati per il food service. Per quanto concerne il fatturato siamo al 50 e 50 tra il nostro Paese e l’esportazione. Quanto all’Horeca, l’azienda ha iniziato a strutturarsi con una divisione interna dedicata; il che ha comportato un’importante accelerazione in questo settore, la cui offerta va dal mezzo chilo ai cinque chili».

Parliamo di novità presentate alla fiera. «I nostri prodotti uniscono tradizione a innovazione e internazionalità. Attraverso un viaggio di sapori del mondo da occidente ad oriente, in fiera presentiamo 6 proposte di salse formato retail e 15 referenze per il mercato horeca. Tra queste l’ultima novità nata per il mercato retail è la Salsa Burger e l’ultima nata per il mondo horeca è la Salsa Tonnata.

Altra novità è rappresentata dalla gamma Sfiziolì, composta da quattro referenze: funghetti, carciofini tagliati, verdurine, cipolline. In questa nuova linea abbiamo unito l’agro dell’aceto di mele con qualche goccia pregiata di olio extravergine di oliva italiano per un sapore ancora più sfizioso.

Quest’autunno, nella linea dei piatti pronti, abbiamo lanciato i risotti, i contorni e le polente, un’ulteriore estensione di gamma che nasce al fine di offrire un importante contenuto di servizio per le nuove esigenze di consumo».

Per il consumatore potrebbe essere difficile riconoscervi in un contesto diverso dalle olive, dai sottoli e dai sottaceti. «I piatti pronti sono un’estensione di declinazione resa possibile dalla nostra padronanza nella lavorazione dei vegetali. Il piatto pronto è nato immaginando abbinamenti con prodotti vegetali già da noi lavorati. Si pensi al nostro prodotto core del condimento per insalate di riso “Condiverde Riso Classico Saclà” ed al piatto pronto nato come sua naturale estensione e declinazione “Insalata di riso con verdure” che contiene per l’appunto le verdure che compongono la ricetta originale del Condiverde Riso Classico.

 

Sul packaging e sostenibilità avete novità?  «Quello della sostenibilità per noi è un tema molto importante. Siamo nati nel 1939 proprio per conservare le eccedenze alimentari nella loro stagionalità di picco, per poterle offrire tutto l’anno. Negli anni Saclà, aderendo al protocollo EMAS finalizzato alla riduzione degli impatti ambientali, dando priorità a scelte qualitative e perseguendo progettualità e scelte attente e virtuose, ha cercato sempre di essere coerente con le logiche della sostenibilità. Di recente, è nato il nuovo stabilimento, a Castello d’Annone, nell’astigiano, più decentrato, per evitare il centro urbano ed efficientare aspetti logistici e produttivi. Uno stabilimento il più possibile green; a partire dalla bonifica e riqualificazione di una fabbrica dismessa al fine di non sottrarre ulteriore verde al pianeta per poi continuare con l’impiego di energia autoprodotta, una gestione avanzata del ciclo dell’acqua e l’abbattimento delle emissioni di CO2. Lato packaging, l’azienda sta lavorando per la maggior parte delle sue referenze con il vetro, un materiale altamente riciclabile. Cerchiamo inoltre di utilizzare meno formati differenti possibili al fine di ottimizzare gli impatti. Ovviamente, è fondamentale che venga ben indicato sul packaging dei prodotti il materiale dei diversi componenti del prodotto, come facciamo ovviamente anche noi, affinché il consumatore finale sappia come smaltire i vari componenti, reinserendoli così in un circuito di riciclo. Siamo molto attenti al tema della sensibilizzazione sui temi green. Ad esempio in questo momento siamo sui punti vendita con lo speciale bi-pack di olive verdi snocciolate Saclà che, attraverso 10 stichers in omaggio all’interno della confezione, suggerisce semplici azioni quotidiane virtuose nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica ai più piccoli».