25/01/2023
01/2023 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
MARCA 2023

Nuova vita al fresco in gdo con il film in Mater-Bi

Nuova vita al fresco in gdo con il film in Mater-Bi

Una scelta intelligente, moderna, sostenibile: il pack green.

La domanda è in costante crescita e oggi si rivela un'esigenza fortissima per tutte le aziende dell'Industria e della Distribuzione.

Novamont, azienda leader mondiale all'avanguardia nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e bioprodotti attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura, ha portato a MARCA 2023 esempi vincenti di soluzioni tecnologicamente avanzate per l'Industria e la Distribuzione ideali per la conservazione dei freschi e in particolare dell'ortofrutta e il banco servito, confermando il suo ruolo strategico in ottica circolare per tutta la supply chain.

"La scelta di pack in bioplastica è in crescita da qualche anno ormai, anche prima del covid, ma oggi è un'esigenza fortissima per molte Aziende - conferma Monica Suragni, Retail Market Developer Novamont - Chi era già attrezzato oggi è competitivo sul mercato, chi era in ritardo invece, sente di dover vuole recuperare un gap verso i suoi competitor".

Novamont sta a monte della catena produttiva, fornendo il biopolimero in granuli che poi va al trasformatore che lavora a sua volta per le insegne e/o le industrie, e non smette di investire in ricerca e sviluppo per soluzioni sempre più avanzate e performanti.

"Quello che serve oggi è un tavolo di filiera, - sottolinea Suragni - che possa intercettare le esigenze del cliente spiegando i vantaggi dell'utilizzo di un pack in bioplastica specie nei freschi, dall'ortofrutta al banco servito.

La bioplastica è una delle risposte maggiormente efficaci: è pratica anche per il consumatore finale che può riciclare imballaggi e manufatti in bioplastica con la frazione umida dei rifiuti domestici.

Siamo consapevoli che il costo è maggiore, - osserva - ma è un cambio di passo che premia nel tempo, anche in termini di impegno per la sostenibilità del Brand o dell'Insegna retail.

Il vero ostacolo oggi - riflette Suragni - è la confusione che arriva al consumatore con una serie di informazioni poco chiare e talvolta fuorvianti. -

Claim come “sostenibile”, “ecologico”, “biodegradabile” non dicono nulla sul fine vita corretto di certi manufatti.

Il nostro approccio, e con noi quello dei nostri partner, è molto più rigoroso: noi parliamo solo di compostabilità certificata secondo una norma specifica – la EN 13432 – che consente il riciclo di questi prodotti assieme alla frazione organica dei rifiuti".

Insegne virtuose e disponibili a questo passo ce ne sono: "Lato Gdo, abbiamo già avviato una serie di test con Conad, Coop e altre insegne primarie; sul fronte Industria gli esempi sono vari: Melinda ha già scelto una pellicola compostabile per imballaggio automatico e manuale completamente compostabile grazie al film in Mater-Bi sviluppato per l'applicazione al confezionamento automatico e manuale di alimenti freschi.

Il vassoio è di carta, il film protettivo è in 100% Mater-Bi e l'etichetta è realizzata in carta stampata biodegradabile.

Perchè? Perchè ci crede, e la soluzione piace molto anche nelle private label.

Un altro caso interessante è quello del Pastificio Fontaneto, che ha adottato il primo packaging compostabile barriera per pasta fresca, costituito da vaschetta termoformata 100% in Mater-Bi, film termosaldato ed etichetta compostabile per pasta fresca ripiena con barriera all’ossigeno e all’umidità, necessaria per la conservazione della pasta fresca ripiena pastorizzata, shelf life di circa 50 giorni , trasparenza ed efficienza di trasformazione industriale del biopolimero identica a quella del packaging tradizionale.

Anche la scelta di Fileni è vincente: packaging compostabile barriera per carni fresche costituito da vassoio rigido, film termosaldato ed etichetta per una conservazione di oltre 15 giorni di shelf life, etichetta in carta stampata biodegradabile e pad assorbente.

Il Retail poi già utilizza le buste per la spesa e i sacchi per frutta e verdura entrambi compostabili come da legge vigente.

Stiamo dando vita anche ad un progetto di valorizzazione della filiera Italia lavorando - per la carta - con Burgo, tra i più noti e autorevoli marchi di settore.

Nel Largo Consumo italiano, però, - conclude Suragni - è la marca del distributore oggi quella che più di tutte è riuscita ad adeguarsi alle esigenze e dinamiche sostenibili di tutela ambientale, della filiera e del packaging, che cresce e chiede soluzioni sempre più innovative, prestandosi a comunicare efficacemente con il consumatore come portatrice di valori di sostenibilità".