24/01/2022
Largo Consumo 01/2022 - Approfondimento - pagina 51 - 2 pagine e 1/3 - Anna Garbagna
carni alternative

Nasce in provetta la bistecca del futuro

Nasce in provetta la bistecca del futuro

Il primo burger “in vitro” è stato preparato (e mangiato) nel 2013 a Londra per la modica somma di 330.000 dollari, ottenuto a seguito di numerosi studi di un team olandese guidato da Mark Post, professore di fisiologia presso l’Università di Maastricht nei Paesi Bassi. Composta da cellule muscolari, questa “carne” è interamente cresciuta in laboratorio a partire da un campione di tessuto di mucca, tagliato in piccolissime parti e separato in cellule adipose e muscolari. Le singole cellule staminali sono state poi coltivate a forma di anello e tagliate in modo da formare filamenti che sono stati quindi stratificati in fogli formato tessuto per ottenere la consistenza della carne bovina. Descritto dai primi assaggiatori come privo del sapore tipico della carne e, a tratti, un pochino insipido, questo alimento non ha però chiarito...

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Citati in questo articolo:
McKinsey&Company, Università di Maastricht, di caprio leonardo, The Good Food Institute, Aleph Farms, Matrix Meats, Redefine Meat, Eat Just’s GOOD Meat, Orbillion Bio, Future Meat, Martino- Rossi Spa, BrunoCell, Biressi Stefano, Conti Luciano, Coldiretti, Università di Trento, Codacons, Nutreco, Rossi Stefano, Softbank, Post Mark, Tyson, Mosa Meat, Temasek

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