21/04/2022
Largo Consumo 04/2022 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Pubblicato online
Focus

Melinda, 6 cluster per raccontare le sue mele ai consumatori

Melinda, 6 cluster per raccontare le sue mele ai consumatori

Un prodotto più facile da capire, narrato a scaffale con un messaggio chiaro e intuitivo, che identifica il prodotto con le sue caratteristiche più immediate e utili per il consumatore per scegliere secondo gusti e specifici bisogni. Il Consorzio Melinda mira a massimizzare il valore delle sue referenze con un category innovativo, costruito sulle caratteristiche della mela nelle sue innumerevoli varietà, che valorizza il lavoro dei produttori della Val di Non e punta a incrementare il sell out, in un gioco di squadra con la gdo. Melinda è il Consorzio di 16 cooperative che rappresenta 4mila famiglie di soci frutticoltori, con 1300 dipendenti, una produzione annua di 400mila tonnellate distribuita su 6700 ettari, con un fatturato medio annuo di 300milioni di euro.
Gusto, dolcezza, croccantezza sono solo alcune delle caratteristiche di un prodotto dal valore intrinseco, versatile e salutare, che diventano una guida alla scelta per il consumatore finale, nobilitando una varietà di produzioni che rende la mela capace di rappresentare un intero territorio.

Il progetto

L'obiettivo è semplificare la lettura allo scaffale della mela attraverso la presentazione per cluster, che raggruppano prodotti con caratteristiche comuni e rispondono a specifici bisogni dei consumatori, guidandoli così nel processo di acquisto. «Il progetto – spiega Paolo Gerevini, direttore generale di Melinda – è il frutto di un anno di studi sul comportamento del consumatore ed è partito da una premessa: il mercato e il consumatore sono ancora poco edotti delle caratteristiche e differenze dei tipi di frutto sul mercato. La mela, in sé versatile e semplice, è in realtà declinata in una vasta gamma secondo varie caratteristiche e proprietà, e solo un'adeguata informazione contribuisce a giustificarne prezzo e utilizzi, per esaltarne al meglio le caratteristiche. Abbiamo quindi deciso di comunicarla con un linguaggio diretto, senza tecnicismi, parlando di dettagli semplici come profumo, gusto, appetibilità, elementi che il consumatore può percepire con maggiore immediatezza grazie a una presentazione studiata e che valorizza il lavoro dei produttori, spesso sottovalutato». Se il prodotto non è noto né capito infatti, non si può nemmeno spiegarne il prezzo, e la filiera perde valore, sia alla produzione che alla distribuzione.

Sei categorie di prodotto

I 6 cluster proposti, valorizzati con scomparti, espositori e allestimento particolari, sono: le classiche, che racchiudono il gusto della tradizione; le fresche, croccanti e ricche di succo; le dolci, infinite sfumature di dolcezza, croccanti e succose; le biologiche, coltivate secondo le linee guida del disciplinare di produzione per l’agricoltura biologica; le edizioni limitate, dedicate ai pionieri del gusto e a target specifici; le rustiche, coltivate in armonia con la natura vicino ai borghi di montagna.
Come è stato percepito il progetto dalla gdo? «Il progetto – continua Gerevini – è già stato presentato ai principali player italiani della gdo. Alì è stata la prima catena a sposarlo, poi si è aggiunto il Gruppo Arena e ora altri sono interessati perché i primi risultati sono già stati positivi e si percepisce anche l'interesse e l'attenzione da parte del cliente per la novità. Il nostro obiettivo ora è farne percepire al trade il forte valore e la sua efficacia, in un'ottica win-win. Anche i nostri produttori hanno accolto con favore la novità, che valorizza la categoria e dà un forte valore all'identità territoriale, contribuendo a generare sell-out per tutti». Si fa presto a dire mela, e la sinergia tra la filiera è la risposta che valorizza la gamma varietale.

https://melinda.it/