17/12/2024
- Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
Mare Aperto Foods

Mare Aperto Foods sempre attento al mare e al suo consumatore

Mare Aperto Foods sempre attento al mare e al suo consumatore

Mare Aperto Foods è un’azienda che, ormai da 10 anni, è presente nel mercato italiano con le sue conserve ittiche certificate e prodotte dalla spagnola Jealsa, considerata una multinazionale tra le 5 top in Europa nel comparto delle conserve ittiche. E a testimoniarlo, non è solo la qualità del tonno selezionato, ma anche la serie di certificazioni che ne attestano il valore e la responsabilità nei confronti dell’ambiente.

Luca Famularo, Responsabile Marketing di Mare Aperto Foods, azienda sempre attiva in un mercato sempre più competitivo, racconta della «stretta relazione che lega la Spagna, headquarter dove si concentra la lavorazione e la produzione delle conserve, e l’Italia dove, grazie alla presenza di due magazzini, uno nel Sud e l’altro nel Nord, è possibile distribuire capillarmente i prodotti destinati alla Gdo.Partendo da un fatturato di 53 milioni, quest’anno attediamo un risultato in linea con miglioramenti significativi, rispetto all’anno scorso, concentrati soprattutto in questi ultimi mesi dell’anno. I dati, sia in termini di volume, sia di distribuzione ponderata, ci fanno ben sperare. Un trend che rappresenta un’iniezione di fiducia in vista dei prossimi tre anni di Mare Aperto, azienda lanciata in diversi progetti finalizzati ad una crescita e a obiettivi ambiziosi di fatturato».

 

Mare Aperto Foods è sempre concentrata in ambito di Ricerca e Sviluppo: «A livello di prodotti, Mare Aperto è un’azienda riconosciuta perché rivolge sempre lo sguardo verso l’innovazione. Nel 2024 è stata lanciata la referenza in vetro per tutte le 4 varietà di conserve di tonno: all’olio di oliva, all’olio evo, al naturale e all’olio di semi di girasole. Così, anche nel 2025, prevediamo di promuovere sul mercato nuove referenze, valutando anche di spostarci leggermente di categoria merceologica».

Oltre all’impegno sull’innovazione dell’offerta, Mare Aperto Foods non dimentica la sua responsabilità nei confronti della sostenibilità: «Tutti i brand di Jealsa, rispettano i 5 pilastri di We Sea, programma creato dalla casa madre, finalizzato alla salvaguardia dell’ecosistema marino e anche aziendale. Promuovendo un’economia circolare, investiamo acquistando pesce pescato in modo responsabile. Siamo certificati Zero Waste Management perché abbiamo attivato un sistema di riutilizzo dei rifiuti generati dal processo produttivo, destinati alla produzione di alimenti per animali, ma anche al settore farmaceutico e anche cosmetico. Mare Aperto Foods è anche certificato Friend of the Sea, grazie al nostro processo di valorizzazione del 100% della materia prima. Inoltre, essendo Jelsea membro dell’International Seafood Sustainability Foundation (ISSF), garantisce la sostenibilità delle risorse marine a lungo termine e la salute dell’ecosistema, attraverso azioni basate sulla scienza. Tutte le referenze di Mare Aperto sono certificate Fos e le imbarcazioni della multinazionale hanno la certificazione MSC. A livello energetico, la multinazionale autoproduce energia grazie al suo impianto eolico. Un’attenzione, una sensibilità e un’etica che si spingono oltre, fino alla scelta del pack, o in vetro riutilizzabile, o in lattina riciclabile, fino al cartoncino certificato FSC

Massima sostenibilità a livello di prodotto, dunque e anche di filiera produttiva che, con trasparenza, lavora per dare vita a prodotti di elevati standard qualitativi, in conformità alle normative più stringenti».

Mare Aperto Foods, presente sugli scaffali della Gdo, continua a mantenere una buona distribuzione ponderata: «Abbiamo un buon rapporto con la Grande Distribuzione, nostro canale privilegiato e dobbiamo sempre lavorare per mantenere la nostra posizione rispetto ai competitor.Ora inizierà la fase di negoziazione per il prossimo anno con i nuovi listini e, occorre trovare un equilibrio: la Gdo probabilmente si aspetta una leggera deflazione, dovesse leggermente scendere il prezzo del tonno.

Il nostro prodotto, considerato una commodity, è presente sugli scaffali spesso in offerta. Poiché il consumatore tende a essere sempre meno fedele al brand e a seguire le promozioni, anche Mare Aperto Foods si è adeguato e attraverso un grande lavoro della forza vendita, riusciamo a registrare buoni risultati. Del resto, oggi la leva prezzo ha un peso importante.

Stiamo lavorando molto anche per la Private Label e per fare fronte anche a questo tipo di concorrenza crescente, in termini numerici e di qualità, Mare Aperto Foods ha abbracciato la sfida di comunicare i nostri tratti distintivi, non solo in termini di qualità, ma anche di sostenibilità. Il consumatore deve percepire quanto sono concrete le nostre numerose azioni per l’ambiente e per preservare le risorse. Non seguiamo la moda, siamo davvero sostenibili e le parecchie certificazioni ci riconoscono questo valore. È importante, per noi, trasmettere anche questo messaggio. Non a caso, abbiamo deciso di stanziare anche un budget cospicuo per coprire le attività di marketing, settore privilegiato in questo ultimo periodo anche da parte della multinazionale spagnola, che punta a implementare maggiori operazioni sia sull’online che sull’offline.

Un importante media, per noi, è rappresentato anche dal punto vendita dove stiamo realizzando progetti vincenti di co-marketing, attraverso partnership con altre aziende dell’alimentare. Prevediamo anche di investire su attività promozionali in store avvalendoci di hostess per rafforzare la nostra presenza».

Il brand Mare Aperto Foods ha accompagnato quest’estate l’iniziativa promossa dall’associazione ParkinsOnMove Una collaborazione virtuosa che ha permesso di coinvolgere un team di Parkinsognanti in una pedalata di cinque giorni da Peschiera del Garda e che costituisce la prima di quattro tappe di un “Giro d’Italia” che proseguirà nei prossimi anni e che terminerà a Trapani».

Mare Aperto ha supportato il progetto nato con l’obiettivo di mostrare come lo sport possa essere uno strumento terapeutico per non farsi fermare dal Parkinson.


 

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