27/01/2023
01/2023 - Approfondimento di comunicazione d'Impresa - Redazione di Largo Consumo
MARCA 2023

Lo sviluppo di D.IT passa dalla private label

Lo sviluppo di D.IT passa dalla private label

Malgrado le difficoltà generali, il 2022 si è chiuso con risultati lusinghieri per D.IT-DISTRIBUZIONE ITALIANA, centrale che opera dal 2017 con le Insegne Sigma e Sisa con una diffusione di forte prossimità.

Il prossimo triennio promette un significativo sviluppo sia della rete degli associati - con nuovi punti vendita su tutto il territorio nazionale - che per l'assortimento della marca del distributore, che oggi, nelle varie linee e declinazioni, già è presente a scaffale con circa 2mila referenze e che, per fatturato, cresce a doppia cifra.

"Il 2022 si è concluso secondo gli obiettivi con un fatturato alle casse di circa 3,3 miliardi di euro e una quota di mercato del 4,4% nel format di prossimità. - conferma Alessandro Camattari Direttore Commerciale e Marketing - Ciò, malgrado sia stato un anno complesso per le forti pressioni inflattive che hanno portato ad un aumento evidente del costo del carrello della spesa, e tutto fa pensare che anche per il 2023 questa condizione perdurerà.

I risultati ottenuti però, confermano che la nostra strategia è stata efficace: una crescita a valore come Gruppo del 3,5% (con ovvie differenze tra Soci), e sulla private label abbiamo avuto i numeri più importanti di crescita: oltre il 22% a valore, oltre il 10% a volume.

Sempre sulla Private label, il fatturato di Sigma è cresciuto del 12,8% e quello di Sisa del 48%". Oltre alle due linee mainstream, sono cresciute in maniera significativa anche le linee specialistiche trasversali alle due Insegne: "La linea premium, con il brand Gusto e Passione ha visto un incremento di vendite del 14%, quella bio VerdeMio del 17% (in controtendenza alla frenata a livello nazionale) e quella dedicata all'healthy Equilibrio&Piacere del 10%.

Bene anche le proposte di nicchia Selezione realizzate con Slowfood.

Trend che portano complessivamente la MDD ad una quota del 11.5%, due punti in più rispetto al 2021 e in linea con il percorso verso l’obiettivo fissato al 18% entro fine 2025".

La crisi economica in atto però, ha portato ad un incremento anche della linea convenienza Primo - da tempo stabile - del 16%, "A conferma che un certo target di consumatori di questi tempi deve rivedere le proprie abitudini di spesa o per volumi, o per prodotto.

Come politica aziendale, - continua Camattari - la nostra pl in tutte le linee mantiene un'alta qualità al giusto prezzo, accompagnata da una forte territorialità, come bandiera dell'Insegna che rappresenta, ma è evidente che la spesa si sta in parte modificando e che la mdd trova uno spazio sempre maggiore come sinonimo di convenienza".

Gli oltre mille punti vendita, per lo più in affiliazione, sono capillarmente diffusi con anima di vicinato e un assortimento che in molti casi è davvero rappresentativo di piccole produzioni locali di eccellenza.

"Un legame che alimentiamo e che ci permette di fidelizzare il cliente con un'offerta davvero personalizzata, - prosegue il Manager - cosa che si riflette anche nelle relazioni commerciali, gestite a livello territoriale, proprio per valorizzare la forza che ha il punto vendita locale di rappresentare davvero il suo consumatore".

Dall'esperienza a MARCA 2023 anche D.IT si porta a casa una generale voglia di relazioni, di dialogo tra Industria e Distribuzione per i rinnovi contrattuali in un momento in cui i rincari costringerebbero a rivedere i listini ma di prudenza al tempo stesso.

"Lo scenario è complesso, fatto di luci ed ombre - ammette Camattari - ma i nostri Soci sono convinti, come noi, che il 2023 sarà l'anno giusto per un'ulteriore crescita.

Nello specifico, abbiamo in progetto a livello di rete nuove aperture e ristrutturazioni e, lato prodotti, un significativo ampliamento della mdd su freschissimo, che si concretizzerà già nel primo trimestre dell'anno".

In particolare la strategia di D.IT riguarderà i freschissimi, i prodotti a peso variabile ossia carni, latticini, salumi, gastronomia da banco e ortofrutta.

"Attueremo forti azioni di marketing e comunicazione per spingere la pl con ben 23 momenti di promozionalità (erano 7 solitamente durante l'anno finora) e con un progetto mirato alla fidelizzazione proprio su mdd e freschissimi.

Non cambieremo però approccio: la qualità, sempre molto alta nei nostri prodotti a marchio, non sarà messa in discussione, ma troverà occasioni di convenienza ulteriori".

L'inflazione, inutile negarlo, sta complicando anche la relazione con i fornitori: "La Distribuzione allo stato attuale non ha ancora scaricato i nuovi costi al consumo e che hanno sopportato le Industrie, quindi non possiamo escludere tensioni anche importanti legate ai rinnovi contrattuali".

Del resto, si sono già viste delle contrazione dei volumi sui consumi, quindi stiamo a vedere come evolverà il mercato".