12/04/2021
Largo Consumo 03/2021 - Notizia breve - Pubblicato on line - Redazione di Largo Consumo
Plastica

Le palle di Nettuno di Posidonia spazzine del mare

Le palle di Nettuno di Posidonia spazzine del mare

I residui fibrosi prodotti dalla posidonia oceanica possono catturare e rimuovere milioni di particelle di plastica dal mare. Ancora una volta la Natura cerca di porre rimedio ai danni dell’uomo. Un nuovo studio condotto dall’Università di Barcellona ha scoperto che i cosiddetti Egagropili fungono da veri e propri spazzini. Secondo gli scienziati, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports, essi hanno un importante ruolo ecologico nell’ambiente marino perché sono in grado di rimuovere le materie plastiche presenti in mare. La ricerca descrive per la prima volta il ruolo eccezionale della Posidonia come filtro e trappola per la plastica nelle zone costiere ed è pioniere nella descrizione di un meccanismo naturale per prelevare e rimuovere questi materiali dal mare. Il merito è delle cosiddette Palle di Nettuno, delle vere e proprie sfere che si formano dalla base delle foglie sminuzzate della Posidonia dall’azione delle correnti oceaniche ma rimangono attaccate agli steli, chiamati rizomi. Man mano che vengono lentamente sepolte dalla sedimentazione, le guaine fogliari danneggiate formano fibre rigide che si intrecciano formando una palla, capace di raccogliere la plastica durante questo processo.

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  • Le palle di Nettuno di Posidonia

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