24/01/2023
Largo Consumo 1/2023 - Approfondimento - pagina 46 - 2 pagine - Nicoletta Ferrini
Food delivery

La spesa al “buio” nella cucina virtuale

La spesa al “buio” nella cucina virtuale

Chiamarlo cibo a domicilio è riduttivo. Il food delivery in salsa 4.0 differisce dal tradizionale concetto non solo in termini idiomatici. Il focus è su un’esperienza che non si esaurisce nella consegna a casa della spesa o del pasto pronto. In altri Paesi, l’evoluzione è iniziata anni fa. In Italia a dare la spinta al fenomeno è stata l’esperienza pandemica. Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio Netcomm Digital Fmcg, in Italia 10,8 milioni di persone (circa il 42% delle famiglie) fanno la spesa online. Ad attirare non sono i prezzi che, anzi, in media sono più alti del 5,8%, ma assortimento, velocità, comodità. Le insegne della distribuzione organizzata si sono quindi strutturate per poter offrire questa ulteriore opzione. Nel frattempo, sono comparsi anche nomi nuovi come Gorillas (la cui avventura in Italia si è conclusa la scorsa estate), Getir, Macai, Tulips e altri ancora. Questi attori digitali puri puntano su un servizio dell’ultimo minuto e dell’ultimo miglio e su una certa unicità della propria proposta commerciale.

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Citati in questo articolo:
Gorillas, Getir, Wcg, Macai, Barzaghi Sebastiano, Tulips, Ballarini Nicola, Ktchn Lab, Netcomm, World Capital Group, Martini Enrico

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