26/11/2021
Largo Consumo 10/2021 - Notizia breve - Pubblicato on line - Redazione di Largo Consumo
Migranti ambientali

La crisi climatica non è uguale per tutti

La crisi climatica non è uguale per tutti

L’altra faccia della crisi climatica sono i migranti ambientali. I cambiamenti climatici non sono uguali per tutti: hanno un impatto più alto, e più devastante, sui paesi poveri e fra le persone più povere dei paesi ricchi e di quelli poveri. Nell’ultimo anno è aumentato il numero di persone costrette a lasciare la propria terra e fra esse i “migranti ambientali” – anche se questa figura non è riconosciuta nella legislazione internazionale. Secondo il report Global Trends dell’UNHCR, nel 2020, 82,4 milioni di persone (il 42% delle quali minori) sono state costrette a migrare. E’ un numero più che raddoppiato rispetto al 2010, quando se ne contavano 40 milioni. Un fenomeno aumentato del 16,4% rispetto ai 70,8 milioni del 2018. Innalzamento della temperatura, degrado dei suoli e degli ecosistemi, ondate di calore e siccità, alluvioni e poi conflitti disegnano un legame fra ingiustizia sociale e giustizia climatica.

Nell'articolo:

  • Crisi climatica e flussi migratori verso l’Italia