Largo Consumo 12/2020 - Approfondimento - pagina 19 - 1 pagina - Daniela Uva
L’Asia del falso made in Italy
Sembrano al 100% made in Italy, in realtà altro non sono che imitazioni. Che però ricordano talmente bene il Belpaese da essersi guadagnati l’appellativo di italian sounding. Sono oltre 600 i beni dell’agroalimentare italiano non originali venduti sul mercato asiatico. A scoprirlo è stata una indagine condotta da Assocamerestero in collaborazione con le otto Camere di commercio italiane all’estero presenti in Cina (Hong Kong, Pechino), Corea del Sud (Seoul), Giappone (Tokyo), India (Mumbai), Singapore (Singapore), Thailandia (Bangkok) e Vietnam (Ho Chi Minh City). Il fenomeno è in crescita ed è legato al ricorso improprio a denominazioni che si rifanno all’Italia per indurre all’acquisto di prodotti non italiani. La categoria più colpita è quella dei condimenti...