04/03/2022
Largo Consumo 02/2022 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Pubblicato online
Focus

Istituto italiano imballaggio, Cavanna: «Lascio una realtà ampliata e più autorevole»

Istituto italiano imballaggio, Cavanna: «Lascio una realtà ampliata e più autorevole»

Da 280 a 400 associati negli ultimi quattro anni, una consolidata autorevolezza, ma anche maggiore visibilità, ottenuta grazie a forti azioni di marketing, engagement e comunicazione, specie sui social. È più che positivo il bilancio dei quattro anni di mandato di Anna Paola Cavanna alla presidenza dell'Istituto Italiano Imballaggio.

L'impegno per la formazione

Proprio oggi, grazie all'iniziativa della sua Fondazione Carta Etica del Packaging, che può contare su una rete di 20 Ambasciatori a sostegno della sua mission, l'inaugurazione della seconda edizione del corso di Alta Formazione per Packaging Manager (CAF), in collaborazione con La Sapienza di Roma. Altro punto messo a segno dalla presidenza Cavanna, che sul tema formazione verso i giovani avrebbe voluto fare ancora di più: «Purtroppo due anni di mandato su quattro sono trascorsi in emergenza Covid – spiega la presidente, in carica fino a fine maggio – ma nonostante questo la nostra attività è stata florida: a partire dal corso di alta formazione, che inauguriamo oggi con una ventina di partecipanti, 25 quelli della scorsa edizione. Si rivolge ai manager, per una crescita e un aggiornamento delle loro competenze professionali». A ciò si aggiungono i corsi attivati da Packaging Meeting srl, che affianca Istituto e Fondazione per occuparsi appositamente di formazione: «Il catalogo si è ampliato, con 100 corsi attivati in tutto il 2021, e con esso le iscrizioni: in pandemia la modalità webinar ha agevolato la partecipazione», commenta Cavanna.

Sostenibilità e innovazione

Attenzione anche alla sostenibilità, tema chiave soprattutto per il settore dell'imballaggio, che negli ultimi anni è stato chiamato a ripensare i propri prodotti in chiave green: «In Istituto ho dato vita alla Commissione Sostenibilità, partecipata oltre ogni aspettativa, con ben 100 membri – afferma Cavanna – per agevolarne la gestione e l'attività, l'abbiamo divisa in sottogruppi: una volta passata alla Fondazione, i partecipanti hanno lavorato alla creazione di un algoritmo che definisse il livello di sostenibilità degli imballaggi. Lo presenteremo il 4 maggio, alla prossima edizione di Ipack Ima».
Ricerca e innovazione sono due capisaldi delle realtà italiane del settore: a una prima spinta verso la sostenibilità è seguita, in pandemia, una seconda spinta su protezione e sicurezza, specie sui comparti food, farma, cosmetica e igiene. «E oggi le aziende del packaging – spiega Cavanna, che è anche presidente di Laminati Cavanna SpA, impresa attiva nell'imballaggio flessibile – sono sempre più attente allo smaltimento del prodotto, cercando di agevolare anche il consumatore con indicazioni chiare e utilizzo di materiali facilmente differenziabili. Ma sarebbero opportune un'armonizzazione e una condivisione di regole a livello nazionale, nonché un maggior numero di impianti di recupero sul territorio».
Così come l'intero settore manifatturiero, che ha chiuso il 2021 con una lieve crescita di fatturato pari allo 0,8% (previsioni Iii-Prometeia), anche l'imballaggio sta soffrendo il caro energia e materie prime: «La curva dei prezzi ha iniziato a impennarsi alla fine della scorsa estate – osserva Cavanna – A parità di consumi i costi sono triplicati, con effetti negativi sui bilanci e di conseguenza sulle marginalità, che in alcuni casi mettono in seria difficoltà le imprese. Da parte nostra, offriamo un supporto con il borsino delle materie prime e l'attivazione di un help desk per fornire indicazioni su normativa e legislazione, da sempre il nostro fiore all'occhiello».

https://istitutoimballaggio.org/