- Notizia breve - Paola Piovesana
Innovazione e territorio per Trevalli Cooperlat
Latte e derivati tradizionali e la “panna” vegetale: una doppia anima, frutto di una coraggiosa diversificazione produttiva e di mercato diventata un successo da manuale, che convive con particolare armonia in Trevalli Cooperlat, realtà italiana con oltre 60 anni di vita con sede a Jesi, dove è collocato lo stabilimento principale destinato alla produzione di latte liquido, panne, dessert e creme a base vegetale.
Tramite una sua controllata, l’azienda ha anche 2 "caseifici industrializzati" come ama definirli, per sottolineare l'anima locale e tradizionale che nulla ha ceduto all'innovazione e alla organizzazione industriale che negli anni ne hanno permesso la crescita e il consolidamento sul mercato nazionale.
Numeri importanti di un'attività solida e strutturata: 10 soci, 320 addetti, un fatturato previsionale 2024 di 230 milioni di euro di cui il 25% rappresentato dall’export prevalentemente del comparto a base vegetale, 103 milioni di litri di latte bovino prodotti, 6,5 milioni di litri di panna, 2,6 milioni di litri di latte ovino per formaggi.
Nei due stabilimenti destinati alla produzione di caseari freschi, semi-stagionati e stagionati per mercato consumer e horeca si producono anche eccellenze come la mozzarella tradizionale STG (Specialità Tradizionale Garantita) e due DOP, come il Pecorino di Fossa e la Casciotta d’Urbino.
Il 2024 è stato un anno difficile per i noti accadimenti di cronaca in capo ad uno stabilimento della controllata legati ad una sospetta contraffazione del prodotto, episodio ancora soggetto a indagine che comunque non ha intaccato né il buon nome del gruppo, né la fiducia da parte degli stakeholder.
"Per noi erano momenti ovviamente non facili, ma ci siamo presentati ugualmente al Cibus in totale trasparenza, e tutti hanno apprezzato venendo al nostro stand per testimoniarci la loro solidarietà e stima. - rivela Milvia Panico, Direttrice Marketing.
Il 2025 si è aperto con l'altro immancabile appuntamento per l'azienda, il Sigep, una fiera di settore molto mirata dove Cooperlat esprime da sempre il meglio della propria proposta per il b2b, con forniture per pasticceria, gelateria e bar/caffetteria sempre più performanti e di qualità.
Horeca e industria assorbono il 50% della produzione destinata al mercato italiano, mentre al mercato gdo va il restante 50% con varie declinazioni a scaffale.
Poi c'è Hoplà, la vera intuizione "fuori dagli schemi" che nei lontani anni settanta portò Trevalli Cooperlat a lanciarsi in un mercato davvero innovativo e alternativo, portando in Italia un prodotto visto solo negli Stati Uniti: la “panna” a base vegetale, dolce, spray e anche da cucina, che oggi prevede anche una nicchia solo vegana.
"Abbiamo inventato una categoria che non c'era, ed è stato davvero un successo internazionale e Hoplà oggi è un marchio iconico che molti apprezzano anche nella ristorazione" riferisce ancora Milvia Panico.
La forza della cooperativa nasce dall’adesione di aziende agricole marchigiane e abruzzesi, territori logisticamente non agevoli, ma creativi e versatili, riuscendo a coniugare costantemente tradizione e innovazione che, nella scommessa del vegetale, ha espresso davvero un grande atto di fiducia da parte dei soci produttori di latte.
Nel tempo l’anima della cooperativa si è ulteriormente rafforzata con l’ingresso di altre aziende agricole dislocate nel territorio nazionale.
Sfida vinta, su tutti i fronti.
"I soci sono sempre proattivi e curiosi, e vogliono essere informati sui nuovi progetti - conferma infatti Panico - e siamo tutti coesi verso un unico obbiettivo: la crescita e il consolidamento di Trevalli Cooperlat".
Non a caso, la strategia 2025 è concreta: si punta alla crescita per i formaggi (freschi e stagionali) e al vegetale e alla realizzazione di “accordi di filiera” tra tutti i soci produttori della cooperativa che consentano di armonizzare metodi e volumi di produzione, salvaguardando le piccole realtà locali e coniugandole con quelle più industrializzate ed intensive.
Nel mercato del latte fresco è in atto da anni una trasformazione per il diffuso calo dei consumi unito alla preferenza per soluzioni di latte a shelf life più lunga e/o di bevande a base vegetale.
"Trevalli Cooperlat, sempre attenta ai trend di consumo, ha ampliato la propria gamma di referenze di latte pastorizzato lanciando prodotti con shelf-life più lunga di 12 e 18 giorni, sempre collocati nel banco frigo.
Inoltre all’interno della gamma Hoplà Idee Veg 100% vegetale, proponiamo la bevanda Soia Barista".