Largo Consumo 6/2025 - Approfondimento - pagina 108 - 1 pagina - Redazione di Largo Consumo
Il paradosso dei rifiuti tessili
Il comparto della raccolta e valorizzazione dei rifiuti tessili urbani versa in una situazione sempre più critica. A lanciare l’allarme sono Unirau (l’Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta, selezione e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani che aderisce ad Assoambiente) e Ariu (Associazione Recuperatori Indumenti Usati), che, con il supporto di rappresentanti di Retessile, hanno presentato un report dettagliato sulla grave situazione in cui versa la filiera dei rifiuti tessili urbani, in ragione di crescenti difficoltà operative ed economiche. Il 1° gennaio di quest’anno è stata la data ultima entro la quale tutti i Paesi europei hanno dovuto attivare la raccolta differenziata della frazione tessile dei rifiuti urbani. Un obbligo scattato in Italia già nel 2022 e che gradualmente tutti i Paesi hanno attivato, determinando un aumento significativo dei volumi raccolti su base UE. Nei decenni precedenti, un’iniziativa spontanea aveva visto la crescita di imprese e cooperative specializzate nella raccolta e selezione del tessile usato, ma la natura volontaria limitava i volumi e manteneva un equilibrio di mercato tra domanda e offerta.