28/09/2021
Largo Consumo 9/2021 - Approfondimento - pagina 18 - 6 pagine - Nicoletta Ferrini
Retail

Il contributo della Gdo alla questione ambientale

Il contributo della Gdo alla questione ambientale

Il ruolo assunto dalla Gdo nella battaglia per la sostenibilità è soprattutto una questione di logiche operative. Le attività delle diverse insegne infatti impattano sull’intera catena del valore che governano - produzione, trasformazione e distribuzione - e nelle scelte legate alla marca del distributore (Mdd). L’ampio raggio di azione e il forte potere contrattuale fanno sì che la Gdo possa contribuire in maniera decisiva a spostare l’ago della bilancia verso una crescente sostenibilità. Secondo quanto indicato nel Rapporto Coop 2020, realizzato insieme a Nomisma, la sostenibilità sta diventando uno dei driver più importanti nelle scelte di acquisto: quando fa la spesa, 1 italiano su 2 punta su prodotti che tutelino il benessere animale e che abbiano confezioni sostenibili. La presenza di iniziative a favore della sostenibilità influenza la scelta del canale del 75% dei consumatori e oltre 2 su 3 cambierebbero supermercato in favore di un’insegna più impegnata sul fronte della salvaguardia ambientale.

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Citati in questo articolo:
Ospedale Cotugno, Goodify, Telefono rosa, Coop Novacoop, Unicoop Firenze italiana, Komen Italia, Comunità di Sant’Egidio, Conad, Consorzio C3, Esselunga, Despar, Eurospin, Selex, Sigma, Nomisma, Pam, Carrefour, Bennet, Crai, Lidl, Penny Market, Coop Liguria, Coop Tirreno, Coop Lombardia, Coop Centro Italia, Università Cattolica del Sacro Cuore, Todis, Consilia, Banco Alimentare, Lidl Italia, Tigros, Simply Market, MD, U2, Fondazione Veronesi, La Viola Mario, Gruppo VéGé, AIRC, Coop Alleanza 3.0, Lucentini Massimo, Campanile Anna, Bonifazi Alessia, Prix

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