Largo Consumo 5/2025 - Notizia breve di comunicazione d'Impresa - Pubblicato on line - Marco Mancinelli
GranTerre spinge su ampliamento dell’offerta e sostenibilità
Nato dall’aggregazione di Grandi Salumifici Italiani e Parmareggio, Gruppo GranTerre, con sede a Modena, è tra le principali realtà italiane operanti nella produzione di salumi e formaggi stagionati. In occasione della propria partecipazione a TuttoFood 2025, GranTerre ha confermato la propria strategia di riferimento: rappresentare l’identità di un comparto di eccellenza in grado di evidenziare tipicità e valori qualitativi del food made in Italy. Parte integrante della strategia targata Gruppo GranTerre consiste nell’operare per arricchire la propria range di prodotti in modo da tenersi allineato sia alle aspettative che ai bisogni di un consumatore, oggi più che in passato, sempre più esigente e, allo stesso tempo, interessato a un’ampia scelta in termini assortimentali.
Ne abbiamo parlato con Luca Albertini, Direttore Commerciale di Salumifici GranTerre, che ha così illustrato le novità presentate durante la fiera milanese: “Come Gruppo, presidiamo il core dei nostri prodotti e, quindi, tutto il mondo della salumeria e dei formaggi. Lato salumi, ci concentriamo su quello che, oltre alla salumeria classica, è lo sviluppo del prodotto in tutte le sue forme di servizio, quali gli affettati e i piatti pronti, quindi, tutto ciò che va direttamente incontro ai bisogni del consumatore in termini di velocità, di praticità nell’utilizzo e del mangiare bene”.
Può tracciare un bilancio attinente alla vostra performance del primo quadrimestre 2025?
“Dobbiamo fare sicuramente due distinguo: il mercato Italia e il mercato export. Nel mercato italiano, sostanzialmente, i consumi sono stabili, per non dire in leggera flessione, in tutti i canali di vendita, caratterizzati da continue tensioni sul fronte dei costi della materia prima che, nonostante tale trend in termini di consumi, comunque, non accenna a flettere in termini di costi. Sul versante del mercato estero, l’andamento è sempre molto brillante, nonostante le difficoltà che si sono palesate, prima, con la chiusura del mercato UK per l’afta epizootica e, poi, con le minacce statunitensi dei dazi. In ogni modo, posso confermare che il mercato export, per noi, continua ad essere interessante e strategico”.
Quale è la vostra vision e il vostro approccio attinente alla sostenibilità d’impresa?
“Sostenibilità è un termine che viene quasi inflazionato in tutte le sedi. C’è una sostenibilità ambientale, una sostenibilità economica e una sostenibilità sociale. La nostra azienda è, ormai da diversi anni, certificata in termini di sostenibilità e ha un proprio bilancio di sostenibilità. Cerchiamo di applicare i principi della sostenibilità in tutti i segmenti, anzi, direi che quello che ci preme di più è sostenerla nell’ambito economico. In termini di sostenibilità, il consumatore è più o meno pronto, a seconda di quello che gli viene proposto, però è sicuramente il futuro e dovremo sempre di più approcciare il consumatore sia con prodotti derivanti da filiere sostenibili che con packaging sostenibili, sostenibili non solo per l’ambiente, ma anche per le sue tasche. Quindi, ritengo che sostenibilità sia una parola da sviluppare a tutto tondo”.
Parliamo della recente entrata di Parmacotto nel Gruppo GranTerre…
“TuttoFood arriva proprio nel momento in cui è stato finalmente definito il closing con l’azienda Parmacotto a conferma del fatto che, come Gruppo, crediamo che piccolo non sia bello: c’è sempre di più la necessità di avere una certa dimensione per competere correttamente sul mercato e, perciò, abbiamo arricchito la view dei salumi proprio con l’entrata di questo marchio così noto ai consumatori e così importante nell’ambito della salumeria che è Parmacotto. Quindi, la famiglia si rafforza e vuole competere su tutti i mercati attraverso l’expertise di prodotto, ma anche attraverso la riconoscibilità di marchi importanti e conosciuti dal consumatore. Pertanto, siamo contenti di poter dare ufficialmente l’annuncio di questa nuova entrata che ha caratterizzato le notizie da ormai 4-5 mesi e che, finalmente, ha visto la chiusura dell’operazione”.