22/02/2022
Largo Consumo 01/2022 - Notizia breve - Pubblicato on line - Redazione di Largo Consumo
Caro prezzi

Gli aumenti invisibili che colpiscono il settore delle conserve ittiche

Gli aumenti invisibili che colpiscono il settore delle conserve ittiche

Oltre all’incremento dei costi dell’energia e del gas anche altri fattori stanno avendo un forte impatto sull’economia del Paese. È il caso dell’aumento di materie prime meno conosciute che possono mettere in ginocchio un intero settore, come quello conserviero ittico: la scatoletta in banda stagnata, infatti, principale materiale di imballaggio per le conserve ittiche, incide per circa il 30% sui costi di produzione delle conserve ittiche e nel 2021 ha visto crescere i prezzi delle materie prime che la compongono, in alcuni casi sino all’85%. Un aumento che impatta in modo rilevante sul settore, considerando che le aziende che producono conserve ittiche in Italia utilizzano ogni anno circa 650 milioni di scatolette (peraltro riciclate in maniera efficiente), per un totale di circa 16mila tonnellate di banda stagnata. A questo si aggiungono, poi, altri ambiti su cui il caro prezzi ha un effetto diretto sugli approvvigionamenti di interesse delle industrie conserviere ittiche. Per la prima volta, uno studio inedito della società di data analysis in ambito economico StudiaBO ha analizzato e calcolato le dinamiche di prezzo relative agli approvvigionamenti nella filiera delle conserve ittiche, nel biennio 2020 / 2021.

Nell'articolo:

  • Il mercato italiano delle conserve ittiche: 2020

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